Occhi aperti su questi ragazzi di Londra che fanno riassaporare il gusto di una band anni ’90 come i Geneva. Certo la voce del cantante degli Stereo Honey è innegabilmente vicina proprio ai vocalizzi angelici di Andrew Montgomery, leader della band scozzese, ma al di là  di questo è il lavoro sulle sensazioni, sulle atmosfere e sui particolari che ci riporta indietro nel tempo.

Gli Stereo Honey presentano il loro primo biglietto da visita chiamato “Monuments”, con 4 brani ottimamente strutturati. Sono carezze indie-rock quelle che scaturiscono da “The Bay”, così suggestiva e capace di prenderci per mano con naturale sicurezza mentre l’intensità  cresce. Ha un sapore più movimentato “Feels Like Heaven”, quasi ballabile, ma in modo discreto, senza voler fare troppo rumore o essere troppo “fracassoni”. La vera perla dell’EP si dimostra “Through The Dark”, che pare proprio un magico incrocio tra Radiohead, Boxer Rebellion e quella capacità  che avevano i Geneva di ricamare magnifiche trame guitar-pop. La voce sale magnifica nel ritornello, per poi scendere, così come l’impatto sonoro, che nel finale si fa epico e toccante. “Angel” è oscura parabola che si muove sinuosa, con una linea vocale celestiale e un finale incui la brezza si fa più importante, invitandoci a guardare lontano, assaporando la magia del momento.

La partenza è decisamente incoraggiante. Abbiamo molta fiducia in questi Stereo Honey.