TWIN PEAKS
3^ Stagione

Quest’anno abbiamo assistito a qualcosa di veramente epocale: Twin Peaks è “La” serie e chiunque sia appassionato di serie TV sa che in effetti si tratta della mamma di tutte le serie moderne, una sorta di Elvis del rock’n’roll, come diceva Lennon prima di lui il nulla.
Lynch torna dopo 25 anni (dopo la conclusione aperta della seconda serie 25 anni fa appunto) ad immergersi nell’universo unico di “Twin Peaks”, la cittadina del nord ovest degli Stati Uniti in cui la realtà , il tempo, il bene e il male si mischiano e si intrecciano più e più volte davanti agli occhi dei poveri spettatori.
Avevamo lasciato l’agente Dale Cooper nella Loggia Nera ed il suo doppione maligno posseduto dall’entità  denominata BOB a chiedersi come stesse Annie.
In questa serie, che a detta del suo ideatore è in realtà  un film di 18 ore, i misteri e i segreti non accennano a diminuire, ma anzi la complessità  delle caleidoscopiche trame sembra quasi esplodere, così come una bomba atomica, in una non linearità  che se riesce a catturarvi non potrà  più abbandonarvi, e resterete per mesi a chiedervi: ma cosa ho mai visto?

In definitiva un nuovo cult pronto a continuare tra altri 25 anni”…o forse prima.
(Luciano Verdicchio)

DARK
1^ Stagione

Come lo scorso anno con “The O.A.” la vera sorpresa dell’anno arriva a fine dicembre, “Dark” è la serie mistery definitiva, capace di centrifugare tutto ciò che abbiamo visto in materia di thriller misto a paranormale e fantascientifico negli ultimi anni: “Twin Peaks” (una piccola città  sconvolta da misteriosi accadimenti), “Lost” (botole misteriose), la sopracitata “The O.A.” (esperimenti su soggetti non proprio volontari), “Stranger Things” (gli onnipresenti anni 80), fino a sfiorare con la sua trama intricata pellicole cult come “IT”, “Ritorno al Futuro” e, perchè no, “Terminator”.
Insomma, una serie Frankestein assemblata perfettamente, con una colonna sonora da urlo composta da Ben Frost, il quale si è anche preso la libertà  di inserire Apparat e Soap & Skin (la sigla è “Goodbye”, pezzo tratto da “The Devil’s Walk”, album targato 2011 dell’ex voce dei Moderat) e Blixa Bargeld & Teho Teardo, presenti in una delle scene clou di questa prima stagione con il brano “A quiet life”.
Insomma, mentre noi in Italia stiamo ancora a fare i conti con carabinieri, preti, suore e medici o quando va bene con Gomorre e Suburre (sappiamo parlare solo di criminalità  e malaffare?) in Germania ci dimostrano che anche loro, in fatto di serie tv, ci superano alla grande.
(Stefano D’Elia)

THE PUNISHER
1^ Stagione

“The Punisher” nasce da una costola di “Daredevil”, la produzione Marvel per il piccolo schermo più riuscita di tutte, provando a raggiungerne i picchi. Il risultato non è un centro pieno ma un prodotto di tutto rispetto, che risplende soprattutto della luce del suo protagonista, quel Punitore perfettamente cucito su un Jon Bernthal letteralmente in stato di grazia che sembra nato per interpetarne le gesta. Nell’universo Marvel, “The Punisher” rappresenta la produzione più cruenta, oscura e crepuscolare, che talvolta tentenna nel ritmo ma è capace di costruire una storia afascinante ed emotivamente profonda, capace soprattutto nel cliffangher finale, di toccare vertici raggiunti soltanto dalle vicende del diavolo di Hell’s Kitchen.
(Enrico “Sachiel” Amendola)



SUBURRA
1^ Stagione

“Suburra” è una serie importante. Rappresenta l’esordio italiano di un prodotto prodotto targato Netflix. Nel filone delle fiction che prendono spunto da fatti di cronaca è probabilmente quella più romanzata nelle intenzioni, almeno rispetto alla prima stagione di “Romanzo Criminale” e alla prima di “Gomorra”. Pur ancorata alla cronaca, riesce a prendersi qualche licenza sul tema e a costruire una trama interessante attorno a personaggi abbastanza riusciti. Descrive una Roma sull’orlo della decadenza e lo fa smarcandosi dall’etichetta di docufilm restando puro intrattenimento. Seppur non stupefacente si tratta di una produzione di rilievo soprattutto nel contesto italiano.
(Enrico “Sachiel” Amendola)



THE CROWN
2^ Stagione

Seconda stagione per la serie più regale e costosa mai realizzata da Netflix. Queste nuove dieci puntate raccontano la storia della Regina Elisabetta dal 1956 al 1963, un periodo di cambiamenti epocali per la monarchia britannica. Claire Foy è sempre più a suo agio nei panni della giovane sovrana e Matt Smith torna a interpretare il Principe Filippo di Edimburgo con una presenza scenica che va ben oltre la semplice somiglianza fisica. Lo showrunner Peter Morgan conferma ancora una volta di saper realizzare un prodotto di gran classe, coinvolgente e curato nell’ambientazione e nella sceneggiatura.
(Valentina Natale)



DEUCE
1^ Stagione

Serie molto attesa e chiacchierata quella creata da David Simon e George Pelecanos per HBO e trasmessa in Italia da Sky Atlantic. “The Deuce” racconta la nascita e la successiva legalizzazione dell’industria pornografica americana negli anni settanta, in una New York cupa e pericolosa. James Franco si fa notare interpretando ben due personaggi (i gemelli Vincent Martino e Frankie Martino) e Maggie Gyllenhaal sorprende nei panni di Eileen “Candy” Merrell, prostituta grintosa e indipendente. Otto episodi ricchi di sfumature e ambiguità , dove nulla è come sembra.
(Valentina Natale)



BIG LITTLE LIES
1^ Stagione

Tre madri, tre vite solo apparentemente perfette, un delitto. Cast stellare per la serie di David E. Kelley, tratta dal libro “Piccole Grandi Bugie” di Liane Moriarty: sette episodi quest’anno e una seconda stagione che non doveva esserci ma è stata chiesta e ottenuta a furor di popolo (uscirà  nel 2019). Nicole Kidman, Reese Witherspoon e Shailene Woodley intense e credibili nel ruolo delle protagoniste, Alexander Skarsgà¥rd brutale come non mai nella parte, secondaria ma fondamentale, di Perry Wright. Non delude le attese “Big Little Lies”, una delle promesse mantenute di questo 2017.
(Valentina Natale)



STRANGER THINGS
2^ Stagione

“Stranger things 2” portava con sè aspettative quasi enormi e possiamo ben dirlo, ognuna di esse è stata superata. La storia dei ragazzini che hanno a che fare con mostri ben radicati sotto terra e che puntualmente escon fuori a creare un po’ di danni è ormai una tradizione per gli appassionati di serie TV e tutti, dico tutti, adorano “ST”. La seconda stagione è una sorta di continuo della prima, anche a livello narrativo anche se, qualche modifica al tutto è avvenuta senza rovinare sorprese o senza far sbuffare i “vecchi” fan. Per niente noioso o vetusto, La seconda stagione di “ST 2” è riuscita a far parlare ancora di sè, dando nuova luce alla serie ed un gran cazzotto a tutti colori che magari erano pronti a sfogarsi sui social pronti a distruggere (sempre dietro ad uno schermo) una gran serie. Si attende con ansia la terza stagione che dovrà  assolutamente confermare il tutto ai massimi livelli.
(Lorenzo D’Antoni)


GOMORRA
3^ Stagione

Si mantiene su livelli eccellenti la terza stagione di “Gomorra”, produzione ispirata dal best seller di Roberto Saviano e divenuta orgoglio nostrano insieme alla recente “The Young Pope”.
Due i pregi indiscutibili della serie: un ricco sottobosco di intrigantissimi personaggi minori e secondari che ruotano intorno ai 2 protagonisti Gennaro Savastano e Ciro Di Marzio; nessun rischio di ergere al ruolo di eroi coloro che, se a tratti attraggono inevitabilmente lo spettatore, puntualmente lo riportano al dovuto giudizio negativo con il compimento di azioni che proprio come nella vita reale sono tutt’altro che nobili.

Già  pronta la quarta stagione dopo lo shock finale dell’ultima puntata che ha scatenato ire e polemiche sul web…
(Stefano Quattri)


THE LEFLOVERS
3^ Stagione

Giunge al termine con la terza stagione la serie americana “The Leftovers”, adattamento televisivo del romanzo “Svaniti nel nulla” scritto da Tom Perrotta.
Se nelle prime due stagioni le domande che ossessionavano il poliziotto Kevin Garvey e l’intera popolazione mondiale non dipartita (ma a dire il vero anche noi spettatori) non trovavano la ben che minima risposta, questo epilogo di 8 puntate scioglie finalmente ogni nodo con un finale sincero e commuovente di quella che è la serie tv più psichedelica e drammatica degli ultimi anni.

Proprio nell’anno in cui ritorna in televisione David Lynch con la riproposizione di uno dei suoi magistrali mondi onirici, questa serie sembra un degno omaggio al maestro.
(Stefano Quattri)