Uscito a fine aprile via Carpark Records, registrato al Silent Barn e mixato niente meno che da Mike Mogis (Bright Eyes, Monsters Of Folk), “Twerp Verse” è il terzo LP degli Speedy Ortiz e il primo insieme al nuovo chitarrista Andy Molholt dei Laser Background.

E’ stato un lungo processo creativo quello del seguito di “Foil Deer” (2015) perchè Sadie Dupuis e compagni, dopo aver preparato un nuovo disco, hanno deciso di buttarlo perchè, stando alle parole della stessa frontwoman, le canzoni “erano strettamente personali e non significavano più nulla per me”.

Sadie nel frattempo ha sviluppato anche il suo side-project synth-pop Sad13, che sicuramente l’ha portata, anche con il brillante aiuto di Molholt, ad aggiungere un po’ di elettronica pure nel nuovo LP del suo gruppo principale. Sebbene, alla fine dei conti, non si allontani in maniera decisa dall”‘indie-rock che già  avevamo ascoltato e amato nei loro lavori precedenti, ci sembra di poter dire con una certa sicurezza che il loro suono si sia comunque arricchito e sviluppato, cercando di abbandonare quella tendenza minimalista del passato.

Come possiamo notare, per esempio, nel recente singolo “Lean In When I Suffer” oppure anche in “I’m Blessed”, solo per citare un paio di brani, è invece ancora ben presente l’energia che li ha sempre caratterizzati e, grazie a Dio, pure il loro innato senso melodico, che, lo dobbiamo ammettere, tanto ci piace e che dà  alle loro canzoni un sempre gradito tocco pop.

I loro testi, invece, toccano temi come le molestie sessuali (“Villain”) e la negativa situazione politica attuale (“You Hate The Title”) e dimostrano ancora una volta come gli Speedy Ortiz siano una band capace di lanciare messaggi importanti ai propri fan.

“Twerp Verse” è un buon album, solido e intelligente, magari non eccessivamente innovativo, ma serio e impegnato e capace di regalarci una mezz’ora ricca di adrenalina: anche questa volta la promozione è meritata per Sadie e compagni.

Photo Credit: Shervin Lainez