Dal Canada arrivano i Joe Passed con il loro album d’esordio “Their Prime”, anticipato dall’ottimo singolo “MDM”.

L’album non delude le aspettative e ci regala una serie di brani interessanti, ed un sound carico di influenze di un passato più o meno recente. La band ci consegna un lavoro dove, chitarre elettrizzanti e spiazzanti, fanno da tessuto a melodie pop cantate dal leader  Jo Hirabayashi in modo quasi asettico, non lasciando nulla al trasporto emozionale.

Quello che potrebbe sembrare un elemento penalizzante, in realtà  diventa uno dei punti di forza dell’intero lavoro, che risulta essere fresco, interessante ed immediato.

L’album si apre con il sognante brano “Left” ed è seguito da “MDM”‘ che carico di energia, ci regala una chitarra e un basso protagonisti assoluti. Da segnalare “Glass”, con la sua linea melodica semplice, valorizzata da una chitarra che ricorda i Devo dei primi anni, insieme a “Repair” e “R.I.P” nei quali invece i Jo Passed dimostrano  influenze più attuali. Jo Hirabayashi  è un leader ambizioso e attento, come dimostra in “Millennial  Trash Blues”, brano  che svela, ad ogni nuovo ascolto, nuovi percorsi da esplorare.

La band, per quanto al primo album, dimostra una notevole sicurezza, lasciando all’ascoltatore una sensazione di maturità  stilistica e di grande potenzialità  creativa.

Se a tratti ci sembra di piombare in un album di Syd Barrett, o in altri si viene cullati da un’armonia rassicurante, immediatamente dopo la tranquillità  viene improvvisamente distrutta da chitarre e percussioni spiazzanti e inaspettate. L’album si chiude con “Places Please” che dimostra come Jo Hirabayashi sappia scrivere canzoni di ottimo livello, con un arrangiamento ricercato e convincente.

Sebbene la voce di Jo Hirabayashi, al primo ascolto, possa disturbare per la sua mancanza assoluta di interpretazione e la sensazione di distacco dal brano in realtà , riesce a dare all’intero lavoro uno stile preciso e riconoscibile, finendo per dare  ai brani la giusta atmosfera.

L’album dei Jo Passed è sicuramente un esordio che impressiona per idee, per maturità  stilistica e per cultura musicale, consegnandoci una band ambiziosa da tenere in considerazione per gli anni a venire.