Pubblico delle grandi occasioni questa sera al circolo arci Magnolia, arriva a Milano sua maestà  Miss Annie Clark, meglio conosciuta come St. Vincent; in Italia per promuovere e presentare l’ultimo disco “Masseducation”. Songwriter e polistrumentista, con all’attivo già  parecchi dischi e la superlativa collaborazione con David Byrne, dalla quale è nato l’album “Love the Giant” nel 2012. A scanso di quivoci, dico subito che il live in questione è fuori dal comune: straordinario, coinvolgente, eccentrico e il giusto arrogante.

Mi viene da pensare: è possibile fare meglio di così? Dubito davvero. Sul palco, in formazione a 4, i musicisti sono allineati uno in parte all’altro, con Annie che chiude la fila a sinistra. Estetica curata maniacalmente nei minimi dettagli: batterista e tastierista con parrucca bionda e maschera, mentre le donne del combo vicine a duettare, sono una band vera e affiatata. Anche la scelta delle luci (quattro pannelli giganti che fanno da sfondo) ti fa capire quanta bravura e cura ci sia dietro a questo show.

Scaletta che pesca soprattutto dall’ultimo disco, a giustificare anche la mise di St Vincent rigorosamente con vestitino in lattice arancio come la cover di “Masseducation”. Elettro pop suonato con i chitarroni, futuristico e ambizioso, distorto e avvolgente, quanto moderno. Le ho contate, siamo a quasi una chitarra per ogni canzone suonata, lei bravissima anche tecnicamente, con un gusto d’altri tempi, che farà  scuola a suo modo come i giganti del passato. In realtà  non servono molte parole per descrivere questo concerto, siamo in ambito di qualcosa di assolutamente non giudicabile, quel “fuori categoria” che si assegna solo alle cose imperdibili.

Ci fosse un raking del musicista come nel tennis, sono convinto che Annie Clarke sarebbe, in questo momento, in prima posizione: extra terrestre.