Serata settembrina un po’ infausta, anche se a dirla tutta oggi c’erano 30 gradi, ma i nuvoloni fantozziani hanno deciso di accogliere gli A Place To Bury Strangers in questa seconda tappa del tour in Italia. Dopo Siena di ieri oggi tocca al circolo arci Magnolia a Segrate. Inutile dire che la location è sempre fighissima in qualsiasi sua salsa ed è un punto di riferimento, da anni, per i live. Ci si viene sempre molto volentieri. Stasera per l’occasione è stato allestito il palco B estivo ‘under the rain’, appunto.

In leggero ritardo rispetto al timing iniziale incomincia la band spalla i Numb.er from L.A., giovani, cazzutissimi suonano un post punk tirato e senza fronzoli, sguardo basso e energia a fiumi, una bella sorpresa. Il pubblico apprezza e anche la pioggia ha praticamente smesso di scendere.

Dopo una mezz’ora abbondante cominciano gli A Place To Bury Strangers e lo fanno con una botta pazzesca: fiumi di distorsioni apocalittiche e fiumi di effettistica artigianale powered by Death by Audio, chitarre lanciate a tre metri d’altezza, maltrattate e prese a pugni, shoegaze, My Bloody Valentine, Nirvana, Dinosaur Jr., o, mi viene da dire, semplicemente: A Place To Bury Strangers.

Dopo tonnellate di noise e la stupenda “Situations Changes” (dall’ultimo “Pinned”) quasi un brano pop, arriva anche un momento acustico con la bravissima batterista (da un paio d’anni con la band di Oliver Ackermann) che imbraccia un’arpa (almeno sembrava tale), nel mentre i due si trasferiscono tra il pubblico e subito dopo il brano arpa e voce, partono con un suite elettro noise assurda, lei li raggiunge. Uno show nello show. Tornano poi on stage per ancora una manciata di brani e chiudono rigorosamente senza bis (il sottoscritto apprezza) un live pazzesco davvero.

Ho aspettato qualche giorno prima di scriverne, per far raffreddare facili entusiasmi post concerto, in realtà  non credo mi sia mai capitato di incrociare una performance così assurda, quando in gergo si dice animali da palco, ecco bisogna almeno moltiplicare per mille. Ripeto: pazzeschi!

Photo: Vacancyrecords at English Wikipedia / CC BY-SA