Registrato in Texas lo scorso aprile in appena un giorno insieme a numerosi musicisti che hanno influenzato la sua carriera musicale e non solo, questo nono album di Micah P. Hinson, uscito la scorsa settimana per Full Time Hobby, arriva a meno di un anno di distanza dal precedente “Micah P. Hinson Presents The Holy Strangers”: il riferimento di The Musicians Of The Apocalypse, spiega il musicista statunitense nella press-release, va ricercato in una statua presente nella cattedrale di Santiago De Compostela, in cui ben 24 musicisti aspettano che San Giacomo alzi le sue mani e inizi a dirigerli.

Micah non è certo nuovo a usare riferimenti biblici nei suoi LP e sicuramente anche “When I Shoot At You”…” non è uno di quei lavori che si digeriscono al primo ascolto, ma è sicuramente interessante da scoprire.

Il viaggio si apre con “I Am Looking For The Truth, Not A Knife In The Back”: assolutamente ispirata, la lunga opening-track (oltre sei minuti) sembra tranquilla con una strumentazione quasi pigra, ma sono le distorte e inaspettate chitarre a sorprenderci e a dare un’anima diversa alla canzone sopra la sempre emozionante voce del trentasettenne nativo di Abilene, Texas.

Il nuovo singolo “The Sleep Of The Damned”, che segue, è forse il pezzo più accessibile ““ se ci permettete di usare questo termine ““ del disco, con un buon sapore melodico e una certa vivacità , che raramente avevamo trovato nelle composizioni di Hinson.

La velocità  elevata la si ritrova anche nell’altro singolo anticipatore, “Small Spaces”, che non nasconde le sue influenze post-punk e ci dà  una sensazione di clastrofobia; la lunga title-track, invece, è semplice e più luminosa e in un certo senso sembra volerci rassicurare attraverso il calore che sa emanare.

Stranissimo e molto lungo il finale con “The Skulls Of Christ”: in questi nove minuti, dove troviamo voci preregistrate, Micah ci regala sensazioni sognanti, ipnotiche e cinematiche, prima di lasciarci ““ negli ultimi 180 secondi ““ con un coro da chiesa, che non risulta fuori luogo, visto le tematiche spirituali da lui toccate in questo suo nono LP.

Forse non raggiunge le vette toccate da “The Holy Strangers”, ma anche “When I Shoot You”…” è comunque un lavoro molto solido e capace di colpire forte sotto il punto di vista emotivo: un altro punto a favore per il musicista country-folk texano.