Se la (mitica) Loggia Nera di Twin Peaks avesse una colonna sonora, beh, probabilmente sarebbe proprio “The Anteroom”, nuovo lavoro di Tom Krell. Uno spazio in cui il tempo si ferma, si sovrappone, si dilata e si ripete, in cui figure parlano in modo strano, con voci spezzate e distorte, mentre lo sguardo viene catturato dai piccoli particolari, che fanno la differenza.

Per arrivare a quest’album così oscuro, fragile e capace di trasmettere forti sensazioni, seppure spesso di difficile lettura, il nostro ha dovuto compiere un suo percorso catartico, guardarsi allo specchio per fare un vero e proprio esame di coscienza, che lo portasse ad abbandonare le pop song piuttosto inconsitenti del precedente album. Eppure il percorso personale non si è limitato a quello artistico, ha toccato anche la personalità  e le necessità  primarie di Tom, bisognoso di staccare la spina da quello che lo circondava. Una strada non facile, ma che pare essere stata percorsa con grande impegno e con chiarezza d’intenti.

Con simili premesse l’R&B si confonde con l’ambient, il suono interpreta solitudini e quelle voci che probabilmente si sono affollate nella mente di Tom Krell. Libero da vincoli, da gabbie dorate e sguardi alla classifica, l’artista del Colorado realizza una sua splendida e intensa rappresentazione di ciò che intende per slowcore e ci cattura con la forza di spazi ampi e freddi solo in apparenza, in cui la melodia pop non scompare, ma si nasconde, per svelarsi solo quando serve, senza strafare.

Non pensavamo proprio che la rinascita di Tom Krell potesse sorprenderci con tale forza empatica. Prendiamone atto e battiamo le mani: How To Dress Well è ancora un progetto importante e più vivo che mai.