Ancora un colpo ben riuscito! Dopo l’ottimo esordio con “Another’s Blood”, Claire e Paolo tengono alte le quotazioni qualitative della loro band con le ottime canoni contenute su “Don’t Look”.

Permane uno strato spartano e diretto, che è il marchio di fabbrica del duo londinese, che rimane fermo ai dettami di voce/chitarra e ritmica, eppure il tutto è così assolutamente vibrante e coinvolgente proprio per merito di una chimica che funziona alla perfezione, certo, ma sopratutto di una scrittura che, pur all’interno di dinamiche e sonorità  ben note, sa pescare ritornelli e groove che funzinano all’istante.

Alla fine dove credete che vadano a pescare i nostri Young Romance? In quella scuola che comprende J&MC, melodia che emerge dal rumore chitarristico (Ramones e Buzzcocks a dare la benedizione), anni sessanta che si fondono con il C86 e una pregevole conoscenza della materia pop. La band viaggia via alla grande con questo suono pieno, corposo e pimpante e la voce di Claire che spesso trova subito la melodia accattivante, anche se non mancano momenti più raccolti (potremmo quasi definirle ballate) tipo “Toughen Up”, ma il piatto forte della casa resta altro.

Ninete di nuovo sotto il sole, ok, ne siamo consapevoli, ma il disco fila via che è un piacere, quasi in modo ancora più accattivante rispetto all’esordio! Per noi è un si pieno e più che meritato!