#10) LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
2008/2018 Tra la via Emilia e la Via Lattea
[La Tempesta]
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Vascone non poteva non essere nella mia classifica. Tramontano Le Luci, ma il nostro amore non finirà  mai.Il decimo posto in classifica, nonostante si tratti di un album quasi completamente privo di inediti, è un omaggio alla carriera di Brondi, alla sua crescita personale che ha sempre preso per mano la mia. Siamo diventati grandi insieme, insieme siamo partiti dall’Emilia e ora affrontiamo, con quel giusto mix di timore, adrenalina e malinconia, quello che verrà 

#9) ANY OTHER
Two, Geography
[42 Records]
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Adele Nigro è decisamente uno dei talenti più fulgidi che circolino nel mondo della musica italiana. Una capacità  di esplorazione sonora e una maestria allo strumento e alla voce che vanno ben oltre la sua giovane età . Non posso che prevedere e augurarle un futuro splendente, come e più di questo gioiellino di disco.

#8) ANNA CALVI
Hunter
[Domino]
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Con questo disco, la reginetta brit ha definitivamente raggiunto la sua vetta creativa. Un lavoro gender-free, libero, potente e maturo, capace di graffiare e accarezzare al tempo stesso.

#7) DAVID BYRNE
American Utopia
[Nonesuch]
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La classe non è acqua, e Mr Byrne ce lo dimostra in ogni sua uscita discografica. Eclettico, elegante e lucido come solo lui sa essere.

#6) VANARIN
Overnight
[Woodworm]

Un disco-bombetta che non ha girato abbastanza nelle orecchie del grande pubblico. Un mix sonoro che sfugge a ogni classificazione, sgambettante di vita pulsante, energia positiva e tanto giovane talento.

#5) EELS
The Deconstruction
[Ework]
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Mr E. and friends non mi deludono mai (anche se, leggendo la recensione, hanno deluso altri). Indie prima che esistesse l’indie stesso, anzi suoi creatori, sono una band capace di penetrare gli abissi delle nostre anime e di dirci le parole giuste nei momenti giusti.

#4) BAUSTELLE
L’amore e la violenza vol. 2
[Warner]
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Il secondo capitolo della saga Baustelle è forse anche migliore del precedente, e li conferma per l’ennesima volta sovrani incontrastati del panorama musicale italiano.

#3) BIG RED MACHINE
Big red Machine
[PEOPLE]
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Se prendi due amici del genere, la chitarra dei The National Aaron DessnerJustin Vernon aka Bon Iver, non può che uscirne un disco da podio: vocoder e synth si mescolano a un folk macchiato di elettronica e qua e là  graffiante, conducendoci in un sognante viaggio dal quale non vorremmo uscire mai più.

#2) ARCTIC MONKEYS
Tranquility Base Hotel & Casino
[Domino]
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C’è chi lo ha amato e chi lo ha detestato.: io rientro a piedi pari nel primo gruppo. Anche perchè già  l’essere divisivi, a mio modesto parere, è una qualità . E se all’inizio l’ascolto può dare uno strano effetto, piano piano ti conquista e ti cattura. Quindi Take it easy for a little while, come and stay with us, It’s such an easy flight.

#1) JACK WHITE
Boarding House Reach
[Third Man record]
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Non poteva che esserci Jack in cima a questa classifica. Il suo disco è una vera e propria bomba, capace di esplorare mille e complesse sfaccettature sonore e renderle incredibilmente efficaci. Travolgente, ambizioso e geniale.