Threelakes è ritornato lo scorso ottobre con questo suo secondo disco insieme ai suoi Flatland Eagles a distanza di cinque anni dal suo debutto “War Tales”.

Luca Righi, questo il nome del musicista mantovano titolare del progetto (il moniker Threelakes proviene proprio dai tre laghi della città  virgiliana), lo abbiamo visto spesso negli ultimi anni, protagonista sui palchi di club emiliani: attraverso il suo folk e le sue storie sincere ci ha saputo scaldare ed emozionare in ogni occasione e sicuramente nutriamo curiosità  verso questo nuovo lavoro.

Registrato nell’estate del 2017, il nuovo disco vede Threelakes abbandonare la sua tradizionale chitarra acustica per passare, invece, a quella elettrica, per camminare su sentieri più rock made in USA con citazioni che passano per gente come Bruce Springsteen, Tom Petty e Ryan Adams.

Se “Golden Days”, la title-track, posta proprio alla fine del disco, è probabilmente il brano più tranquillo e sentimentale di questo nuovo album, ce ne sono altri che, invece, vedono le chitarre graffiare e costruire panorami sonori decisamente più grintosi e intensi, come il primo singolo “Brothers”, che ha quel profumo di infinite highway sporche e polverose e sembra il perfetto soundtrack per un lungo viaggio coast to coast.

“Ask Something New”, invece, pare voler recuperare quel Boss che abbiamo apprezzato con “The Rising” (2002): riflessivo e capace di emozionare con le sue note.

Luca e i suoi compagni di viaggio sembrano aver voluto spostare i loro orizzonti con questo nuovo album, ma le loro canzoni, anche dopo aver attaccato la spina, sanno comunque colpire al cuore di chi ascolta: un altro lavoro convincente per il musicista mantovano.