Gianni Maroccolo fa parte di una generazione tra le più intraprendenti, musicalmente, in Italia. La sua biografia parla da sè, dai Litfiba ai CSI passando per tutta la produzione musicale che lo ha visto protagonista. “Alone Vol.1” è il chiaro segno che non si smette mai di tentare, di reinventarsi. Negli anni Ottanta e Novanta c’era grande fermento, dalla musica alla politica, dalla società  che cambiava al cinema e questa mentalità  è rimasta a chi ha vissuto il periodo e, in parte, si è tramandata.

L’album è elettronico, punto, con il basso in aggiunta e poco più.

Ciò che colpisce di questo lavoro, uscito per Contempo Records, sono le collaborazioni: “Tundra” si avvale di quella con IOSONOUNCANE, “l’Altrove” con Stefano Rampoldi, in arte Edda e “Sìncaro” con Mercedes Pintore e Luca Swanz Andriolo alle voci ed Enrico Farnedi alla tromba.

Saranno le collaborazioni, o più probabilmente l’ecletticità  di Maroccolo, ma i brani acquistano una sonorità  e un messaggio che arriva diretto in primo piano. Non ci sono troppi livelli concettuali, o interpretazioni fantasiose di un tema o di un’idea. “Tundra” richiama fortemente un clima rigido, partendo con ritmiche pressochè tribali ed evolvendosi arrivando quasi alla techno. La “suite” di quasi 18 minuti, tuttavia, è un continuo evolversi di situazioni, di soluzioni e di temi che ad ogni ascolto regalano una sfaccettatura diversa.

Nell’album c’è un filo conduttore riconducibile, quasi, alla world music: un lavoro etnomusicologico, se vogliamo, con una ricerca dell’altro, per inserire elementi provenienti da fuori in un contesto originale, visionario: “Altrove” è un mantra di buon auspicio, accompagnato da sitar e esraj suonati da Beppe Brotto; in “Cuspide” e in “Sìncaro” c’è la tromba mariachi di Enrico Farnedi e la voce profonda di Luca Swanz Andriolo che confermano la volontà  di ibridazione.

“Alone Vol.1” è solo il primo di una serie di album di Gianni Maroccolo; con i suoi cinquanta minuti circa è l’espressione di un qualcosa che sta cambiando. Un viaggio sonoro tra mondi diversi, visioni psichedeliche libere da vincoli e preconcetti.

Se questo è solo l’assaggio, non resta che aspettare gli altri volumi per una visione d’insieme di un progetto che si prospetta decisamente interessante.