Gli anni ottanta Paul Weller li ha dedicati ai The Style Council, il duo fondato insieme a Mick Talbot ex tastierista dei Dexys Midnight Runners e dei The Merton Parkas. Cinque album registrati dal 1983 al 1989 più un sesto (“Modernism: A New Decade”) che abbandonava il soul per ritmi più elettronici, uscito solo nel 1998 dopo il gran rifiuto di un’inorridita etichetta (la Polydor) che non aveva nessuna intenzione di pubblicarlo.

Il compleanno di “Cafè Bleu”, esordio sulla lunga distanza dei The Style Council, è un ottima occasione per provare a mettere ordine tra i tanti brani di un progetto che Paul Weller non ha mai rinnegato e che ha spesso difeso da chi lo considerava un semplice passaggio tra il periodo The Jam e la carriera solista.

10 ““ SPEAK LIKE A CHILD

1983, da “Introducing The Style Council”

Dopo i The Jam Paul Weller si presenta così. Un impermeabile lungo e un suono pop, divertente, colorato dal talento di Mick Talbot

9 ““ LONG HOT SUMMER (12″³ version)

1983, da “Introducing The Style Council”

L’altra hit del primo mini ““ LP degli Style Council. Perfetta per l’estate, ne esistono diverse versioni: quella radiofonica di quattro minuti (con videoclip ufficiale girato a Cambridge che tante band hanno provato a imitare) un club mix, quella lunga di dieci minuti e quella originale di sette che qui riproponiamo

8 ““ IT DIDN’T MATTER

1987, da “The Cost Of Loving”

Il quarto album degli Style Council. Dee C. Lee e Paul Weller duettano, Mick Talbot pensa alle tastiere, Steve White alla batteria

7 ““ THE WHOLE POINT OF NO RETURN

1984, da “Cafè Bleu”

Paul Weller non rinuncia a dire la sua, con meno rabbia e più melodia ma sempre graffiante. “Rising up and taking back /The property of every man / Oh it’s easy / So, so easy

6 ““ WALKING THE NIGHT

1987, da “The Cost Of Loving”

Il lato più soul e romantico degli Style Council, sempre dal quarto album “The Cost Of Loving”

5 – LUCK

1985, da “Our Favourite Shop”

Insieme ai ben più noti singoli (“The Lodgers”, “Boy Who Cried Wolf”, “Walls Come Tumbling Down!”) nel terzo album degli Style Council c’era spazio anche per “Luck”

4 ““ HOW SHE THREW IT ALL AWAY

1988, da “Confessions Of A Pop Group”

Il quinto album, quello più sperimentale e che ha avuto meno successo pur contenendo brani che ancora oggi sono considerati piccoli classici come “Why I Went Missing” e “How She Threw It All Away”.

3 ““ THE LODGERS

1985, da “Our Favourite Shop”

Tipico stile Style Council: arrangiamento fresco e pop, un testo che fa pensare

2 ““ CONFESSIONS OF A POP ““ GROUP (12″³ version)

1988, da “Confessions Of A Pop Group”

I The Style Council erano ormai un collettivo affiatato quando hanno registrato “Confessions Of A Pop Group” e lo dimostrano in questi nove minuti e mezzo impreziositi dal basso di Camelle Hinds dei Central Line

1 ““ MY EVER CHANGING MOODS

1984, da “Cafè Bleu”

Il primo posto va ancora una volta al festeggiato trentacinquenne. “My Ever Changing Moods” col suo divertentissimo video ufficiale