Ieri, 26 marzo 2019, ci ha lasciati all’età  di 76 anni Scott Walker.

Stampaprint, azienda leader in Europa nel settore della stampa online, ripercorre la carriera dell’artista americano.

Così gli autori descrivono l’infografica:

Un altro gigante della musica che ci lascia. Scott Walker se n’è andato lunedì 25 marzo in silenzio, senza far presagire nulla, proprio lui che appena pochi mesi fa aveva firmato una colonna sonora a braccetto con Sia, come a voler testimoniare fino alla fine un’apertura mentale fuori dal comune. Del resto era sempre stato avanti sui tempi, Scott Walker, a volte anche troppo, tant’è vero che i frutti delle sue intuizioni erano spesso stati raccolti da altri. Nato in America, deciso fin da piccolo a diventare un cantante, aveva però capito ben presto che le sue fortune artistiche sarebbero arrivate dall’altra parte dell’Atlantico, in Europa. Dopo gli esordi con The Walker Brothers, il gruppo di “finti fratelli” che aveva sfondato proprio nel Regno Unito, aveva preso residenza a Londra e da lì non si sarebbe più spostato. L’avvio della carriera solista lo vedeva seguire la lezione dei grandi chansonnier europei, in particolare Jacques Brel, che sarebbe sempre stato il suo modello di stile. La voce profonda e quel modo di fare un po’ schivo un po’ maledetto diventano un marchio di fabbrica, ma nel tempo lo stile cambia e dal pop barocco di fine anni Sessanta si arriva alle vedute sperimentali degli ultimi decenni, nei quali Walker indica la strada a chi è in grado di ca(r)pirne la grandezza. Da David Bowie a Jarvis Cocker (Pulp), da Julian Cope a Marc Almond, sono in tanti a “rubare” qualcosa all’indomito Scott. Non a caso, nelle ore successive alla scomparsa sono stati moltissimi gli artisti che ne hanno reso pubblicamente omaggio. Per saperne di più sull’opera di Scott Walker, rimandiamo all’infografica realizzata da Stampaprint Srl, azienda leader italiana del web to print. Buon viaggio, Scott!

Scott Walker

Scott Walker