E’ finalmente arrivato il primo lavoro degli scozzesi The Ninth Wave, uscito via Distiller Records, che si struttura in due parti: una appena uscita, una prevista per il prossimo Novembre.

Ci stanno poco a farsi mettere in uno schema preciso i ragazzi di Glasgow, con quell’irrequietezza che li vede oggi essere a conti fatti diventati un duo formato da Haydin Park-Patterson  e Millie Kidd.

Irrequieti, quanto poliedrici e dotati di gusto e talento.

“Infancy” tratta e riflette su temi esistenziali importanti, il tutto in un corredo sonoro nervoso, etereo, straniante, fluttuante, dalle venature gotiche e post punk, con un ricorso funzionale all’elettronica, agli effetti, nel perimetro di una cornice noise e metafisica che al contempo non disdegna, anzi fa proprie, melodie e trame squisitamente pop.

Le voci, le chitarre, le tastiere, le percussioni, si alternano, si sfiorano, si abbracciano, fino a fondersi fluide: i richiami a nomi come Depeche Mode, Cure, ai connazionali Cocteau Twins e, perchè no, ai più recenti  White Lies e Horrors  vengono da sè.

Glasgow  e la scena musicale scozzese tutta è in fermento come poche altre capitali europee e con questa prima parte i The Ninth Wave sicuramente potranno, con la personalità  che di certo non gli manca, mettersi in mostra ancora di più: la seconda parte del lavoro porta con sè più che una semplice attesa e curiosità . Siamo forse di fronte ad uno dei prossimi nomi di livello per i palcoscenici dei giorni nostri?