di Fabio Campetti

Siamo solo a fine giugno, ma c’è già  chi ha accennato alle classifiche, ma non di fine anno, ma di fine decennio, perchè in effetti è quasi il momento di capire quali siano stati gli artisti più importanti sul lungo periodo e, tirando le somme, io i Metronomy di Joseph Mount ce li metto eccome. Sebbene abbiano radici discografiche nel 2006 con “Pig Paine ” o con il secondo “Night out” un paio di anni dopo, il loro meglio lo hanno dato con album come il capolavoro “The English Riviera” o l’altrettanto efficace “Love Letters”, album che hanno confermato le premesse dei primi episodi, portando loro visibilità  e consacrazione. Agli albori il progetto è nato come attività  solista dello stesso Mount, poi è diventato un collettivo capace di coniugare perfettamente una scrittura raffinata, ma assolutamente popolare con un suono sintetico da dance floor, quindi songwriting al 100%, bianco e nero ma anche colorato, allo stesso tempo, malinconico e solare: canzoni nate al computer con un gusto sopraffino nella ricerca dei suoni.

Quest’estate sono attivi sul fronte live per presentare gran parte del materiale che finirà  nell’annunciato nuovo album “Metronomy Forever” in uscita il 14 settembre via Universal e oltre ai singoli “Lately” e “Salted Caramel Ice Cream”, già  pubblicati come vero e proprio antipasto, ci sono le varie “Withsand bay”, “Wedding bells”, “Walking in the dark” o “Insecurity”, inediti già  in setlist da qualche data, una succosa anticipazione del nuovo lavoro a tre anni di distanza da “Summer 08”, il tutto, ovviamente, mischiato ai brani che li hanno resi celebri da “The bay”, a “Reservoir”, passando per “Everything goes my way”, o “The Look” o la stessa “Love lotters”, uno più bello dell’altro, una concentrazione di bravura, fantasia ed eleganza.

Tutto ciò non poteva che far diventare il concerto della band di Davon una vera e propria festa. Forse non sarò obbiettivo, in quanto superfan, ma io li trovo irresistibili, con un milione di influenze, senza la pretesa di cambiare la storia di nessun genere musicale, ma allo stesso con una personalità  da fuoriclasse. Stasera primo giorno d’estate in un circolo Magnolia al top, c’è il pubblico delle grandi occasioni ed è giusto così perchè quando c’è la qualità  non ci si deve rinunciare, quindi classifiche degli anni dieci fatevi sotto!

P.S.: Hanno chiuso un’ora e mezza di set con un vecchio brano “You Could Easily Have Me”, ma la cosa che li rende degli idoli assoluti e dei veri punk è non aver fatto bis.