Dopo un breve periodo di esperienze separate, i cinque ragazzi di Wollongong (grosso centro nel sudest dell’Australia, città  dove da qualche anno si svolge un bel festival musicale, Yours and Owls) hanno ricomposto le fila e dato alla luce il loro secondo album, “Is this Real”. Il loro debutto “The Pinheads” risale al 2017 e sin da subito la band si è distinta per l’energia che sa esprimere sul palco costruendosi una buona fama nella “Leisure Coast”, termine che identifica la zona che oltre a Wollongong comprende la regione dell’Illawarra, terrirorio che sta sfornando parecchi gruppi interessanti.

L’energia degli esordi la ritroviamo intatta nel loro sophomore di 12 pezzi che sarà  sicuramente apprezzato da chi ancora crede nella grande riscossa delle guitar-band, o più semplicemente, da chi ama ed ha sempre amato le chitarre fuzz-heavy ed i dischi di buon rock. L’album si apre con il più lungo dei brani, 8 minuti di sana psichedelia che potrebbero far pensare ad una svolta nei loro suoni. Dalla successiva “Feel it Now” il punk Rock con chitarre ben assortite e ritmi più intensi prendono il sopravvento, un “‘altra dimostrazione è “Satisfied “.

La voglia di sfogarsi in un pogo fa capolino. Attenzione però, i Pinheads sono molto abili nel creare melodie orecchiabili e brani anche più di atmosfera. La conclusiva “Outro” ci offre il lato più sperimentale della band mentre malinconia e tristezza sono intense e toccanti in “So Alone”.

Un Album dove i Pinheads hanno espresso appieno la loro istintività , registrando tutto in diretta lasciando da parte ogni trucco che la sala di registrazione ti concede ma che allo stesso tempo rende fasullo.
“Is This Real” è una raccolta di canzoni senza tempo e spazio, avrebbero potuto essere scritte in qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi epoca dopo che il seme del punk fu piantato negli anni “’70, prima negli States e poi nella culturalmente vicina Inghilterra, seme che ha poi attecchito ed influenzato il rock tradizionale del tempo.

Oggi, nella lontana Australia e dalla “costa del tempo libero”, questi ragazzi ci fanno ancora divertire con un album fresco e coinvolgente. Se dovessero capitare dalle nostre parti potremmo fare un salto a sentirli. Vivremo un’esperienza particolare, fuori dal tempo e dallo spazio, non serve la fisica quantistica per spiegare certi fenomeni!