Era dalla sua performance dello scorso luglio all’Anfiteatro Del Vittoriale di Gardone Riviera (BS) che non vedevamo Anna Calvi dal vivo, ma questa settimana abbiamo avuto l’occasione di partecipare a ben due delle sue date estive italiane: la prima era stata martedì al Circolo Magnolia di Segrate (MI), dove era l’headliner di Unaltrofestival, mentre stasera ci troviamo all’Arti Vive di Soliera, a pochi chilometri da Modena.

Anna, nel frattempo, a fine agosto dello scorso anno ha pubblicato il suo attesissimo terzo LP, “Hunter”, realizzato come al solito da Domino Recording Company, e, dopo i passaggi autunnali nella sua terra d’origine, ritorna in Italia anche in estate per numerosi appuntamenti.

La prima serata della rassegna emiliana ““ dopo la performance di Verano sul piccolo palco della vicina piazza Sassi ““ si trasferisce sullo stage principale in piazza Lusvardi, dove, verso le nove e cinquanta, si esibisce la musicista di origini romane.

E’ il drumming deciso di Alex Thomas a introdurre “Hunter”, title-track del suo disco più recente e prima traccia del suo live-show di oggi: Anna è al centro del palco e ovviamente anche dell’attenzione della folla modenese, che stasera ha decisamente riempito piazza Lusvardi, segno che il nome e la classe della Calvi sono arrivati anche nelle orecchie di chi non segue il circuito della musica indipendente.

Incredibilmente suadente, questa canzone vede la musicista londinese proporre numerose tonalità  della sua voce, colpendo sin da subito il pubblico emiliano grazie al suo straordinario talento.
“Indies Or Paradise” vira maggiormente verso l’elettronica e risulta spesso rumorosa, ma anche qui i vocals della trentottenne inglese trovano giustamente lo spazio per risaltare; l’adrenalina, invece, scorre veloce in “Wish”, dove la potetente chitarra della virtuosa Anna è la protagonista, ma è la presenza anche di deliziose influenze classiche, che ““ a nostro avviso ““ fa sì che questa canzone possa dimenticare ogni riferimento temporale.

Parlando di composizioni classiche non possiamo certo dimenticare anche la splendida “Swimming Pool”, talmente pura e sensibile da regalare ai presenti impagabili sensazioni cinematiche; la dolcezza di “Suzanne And I” mette nuovamente in risalto la meravigliosa voce della Calvi, che sovrasta la pur ottima strumentazione (eccellente anche qui il suo lavoro con la sei corde), mentre “Desire” è talmente entrata nel cuore della gente ““ qui parte (piuttosto inaspettato) anche uno spontaneo handclapping da parte del pubblico emiliano ““ che ci verrebbe da usare il termine pop, anche se magari non è troppo corretto. Di sicuro ci sono invece le vette toccate dalla voce della musicista di origini romane durante questo brano: brividi assoluti.

La lunga cover di “Ghost Rider” dei Suicide chiude la serata con un ampio uso di oscura e cattiva elettronica, ma lascia brillare ancora una volta anche la chitarra di Anna, che ci regala qualche ultimo virtuosismo.

L’unico rammarico di questa serata rimane forse la durata del concerto (solo un’ora, ma è una decisione dell’artista e ovviamente la rispettiamo): la Calvi ancora una volta ha incantato noi e tutto il pubblico (incluse le numerose famiglie con bambini presenti stasera qui in piazza Lusvardi). La sua musica è capace di regalare ottime sensazioni attraverso la sua grande intensità  emotiva e ovviamente attraverso quella magnifica voce che la piccola grande Anna sa sempre utilizzare nel migliore dei modi.