Il tour degli Algiers comincia a prendere le sembianze del moto perpetuo: il 29 e 30 agosto saranno rispettivamente a Bassano del Grappa, all’AMA Music Festival, e ad Acquaviva, per Live Rock Festival Acquaviva, e già  sono state annunciate nuove date e un nuovo progetto audiovisivo che li porterà  in tour fino a marzo 2020.

“Can the Sub Bass Speak?” prosegue l’esplorazione dei temi politici già  presenti in “The Underside of Power” con un’esplosione di free jazz che si intreccia ai visual creati dal filmmaker Sam Campbell e dal tipografo Farbod Kokabi.

Queste le nuove date italiane:
26 febbraio – Roma, MONK Roma
27 febbraio – Milano, Circolo Ohibò

Le prevendite aprono il 30 agosto alle 10.00

Nel frattempo la band ha appena pubblicato  “Can the Sub_Bass Speak?”, un contenuto audiovisivo nato dalla collaborazione della band con il duo di produttori Randall Dun e Ben Greenberg (Jóhann Jóhannsson’s Mandy Soundtrack, Sunn O))), Uniform).

Il nuovo brano unisce il linguaggio ad un collage di free jazz realizzato dal polistrumentista Franklin James Fisher degli Algiers con il sassofonista pioneristico Skerik e il batterista D’Vonne Lewis, e si espande in un vortice di effetti visivi creati dal premiato regista Sam Campbell e dal tipografo Farbod Kokabi.

Ispirato da un incontro fortuito con gli artisti Moor Mother e Harrga in occasione del Wysing Polyphonic nel 2018, “Can the Sub_Bass Speak?” sposta verso una nuova direzione collaborativa la distruzione post-punk delle politiche sonore razziali e di classe che ha sempre caratterizzato la band.

“Can The Sub_Bass Speak?” è il nucleo di una più estesa installazione interattiva online, che si può trovare qui https://www.thereisnoyear.com/.

Il video richiama l'”astrazione visiva” e il radicalismo politico di Lis Rhodes e John Akomfrah, collocando l’analisi testuale di Fisher sul radicalismo strutturale all’interno del quadro della disorientante rinascita del fascismo in Europa e negli Stati Uniti.