L’etichetta 42 Records, che negli ultimi anni in Italia ha fatto brillare gioiellini dal calibro di  Massimo Volume, I Cani, Colapesce, pare continuare a non sbagliare un colpo, ed infatti ecco qui I Quartieri.

Band composta da Fabio Grande, Paolo Testa e Marco Santoro che si sono presi il loro tempo e con calma (molta calma) hanno scritto e composto “Asap”, ovvero “As soon as possible”, letteralmente “Al più presto possibile”, quando in realtà  il disco è uscito dopo quasi sei anni dall’ultimo, riuscitissimo, dal titolo “Zeno”.

Da quel disco sono cambiate parecchie cose nel panorama pop indie italiano, o meglio, tutto ciò che nel 2013 era considerato “indie” oggi è diventato tristemente tutta un’altra cosa. In questo contesto I Quartieri sono degli emarginati, ma nel senso più positivo del termine. Sono ancora puri e del tutto fuori dai meccanismi commerciali che hanno imbruttito molte perle rare. Il momento è quello giusto, nonostante siano lontani da ciò che va di moda adesso, hanno le carte in regola per ribaltare qualche tendenza e far voltare finalmente pagina.

Due singoli hanno anticipato l’uscita dell’album composto da 8 tracce dal gusto dolcissimo.

I sentimenti sono i protagonisti principali di questo disco che scorre veloce e armonizza i battiti cardiaci. Si tratta di un pop ad effetto, un po’ magico e psichedelico che riesce ad entrarti dentro. I testi di Fabio Grande sono dolci e armoniosi. Meravigliosi riferimenti di continuità  con la “tradizione romana”, quella di Riccardo Sinigallia, Federico Zampaglione e Niccolò Fabi, questo gruppo capitolino ha già  scelto da che parte stare e speriamo non cambi direzione.

Alcuni brani precedenti de I Quartieri sono stati utilizzati come colonna sonora di una famosa serie televisiva con Alessandro Borghi, Suburra. A breve partiranno anche in tournèe.

Ascoltando “Asap” non viene naturale paragonarli a nessuna altra band già  esistente nel panorama musicale italiano, forse è questa la vera grande vittoria. Bravi e creativi a mischiare sonorità  diverse, ma ancora più bravi nel far arrivare le emozioni.

L’atmosfera del disco è da cielo stellato e viaggi nello spazio. Ascoltarli è un viaggio, un giro intorno a Marte e poi fino alla Luna. La Terra dall’alto è piccolissima e le luci che si vedono si fondono perfettamente con tutti questi suoni. Si fluttua a mezz’aria tra desideri e drammi, storie dai tratti personali fino ad arrivare a trame più universali. Amore, rabbia, dubbi e pensieri notturni, tutto ciò che viviamo ogni giorno è qui, dentro questo disco. C’è anche la parte in cui finisce la nostra giornata, quel momento in cui ci arrendiamo e finalmente percepiamo un po’ di magia, la mente inizia a vagare e noi sogniamo, situazioni positive, viaggi stellari, cascate di stelle e finalmente ci lasciamo andare, ci abbandoniamo. Applausi.

Foto di Giulia Trasacco