Cappadonia è il nome che in tanti dovrebbero conoscere quando si parla di musica indie italiana, nel senso più bello del termine, se esiste.
Il cantautore e chitarrista di origini siciliane, ma bolognese di adozione, ha nel suo bagaglio diverse importanti collaborazioni, tra cui Pan Del Diavolo e Sick Tamburo, per non parlare di quella con Umberto Maria Giardini, con cui ha fondato il gruppo gli Stella Maris.
Con l’Album pubblicato nel 2016, “Orecchie da elefante”, Cappadonia ha ottenuto la nomination come “miglior opera prima” per le Targhe Tenco. Nel 2019, tornato solista, ha pubblicato un nuovo disco dal titolo “Corpo Minore”, scritto e prodotto da se stesso.

Il disco di Cappadonia è un lavoro che va analizzato, masticato e ingoiato lentamente, a partire dal titolo dell’intero lavoro, “Un corpo minore è considerato un corpo celeste di secondaria importanza rispetto agli altri pianeti del sistema solare. Si tende a sottovalutarlo così come sottovalutiamo tante altre piccole cose che si insinuano silenziosamente nelle nostre esistenze ma che piano piano finiscono per capovolgerle del tutto o farle crollare.

Le 9 canzoni dell’album analizzano altrettanti corpi minori presenti nelle nostre vite, e nessuno di questi andrebbe sottovalutato perchè potrebbe essere la chiave stessa per trovare noi stessi e il nostro posto. Imparare a non sottovalutare nulla di ciò che ci fa stare bene e di ciò che potrebbe farci del male, noi stessi per primi.

Introspettivo e profondo, racconta l’esistenzialità  di attimi e spazi, di momenti lenti che cambiano, arrivano a correre e saltano. La batteria del disco è suonata da Alessandro Alosi, c’è uno speciale featuring con Federico Poggipollini, che suona la chitarra solista in “Sotto tutto questo trucco” rendendo il brano una perla rock.
Il lavoro di Cappadonia si percepisce autentico, ma anche quasi come se fosse un proseguimento del lavoro precedente. L’intento di mostrarsi puro, di fare musica senza dover per forza fare i conti con le leggi del mercato, di cosa piace o va di moda. Un cantautore moderno, che guarda al presente e al passato, in maniera disinvolta e rock.