Potremmo dire che il buon Adam Madric merita qualcosa di più della vetrina Brand New vista la sua lunga militanza in band australiane, ma ci piace metterlo qui, nel posto dove accendiamo i riflettori su chi non è ancora così conosciuto ma che, assolutamente, lo meriterebbe, in vistù di una proposta musicale più che interessante.
Con il progetto Pure Moods, il nostro Adam va a solleticare quelle corde pop che più ci piacciono di più quando ci sono di mezzo le chitarre, quelle canzoni che vanno a parare nel classico jangle e che conoscono alla perfezione gli anni ’90 di eroi come i Pavement, quei deliziosi bozzetti che, a tratti, sembrano prendere pieghe un po’ balorde o fin troppo note ma poi ti rendi conto che stai ascoltando una delizia pop, a dir poco. Bene, la raccolta di brani casalinghi (dal 2016 al 2019) targati Pure Moods ci trasmette questo, ci infonde quelle sensazioni ed è un piacere.

Canzoni dal minutaggio ridotto, costruite con pochi e sani ingredienti e trascinate in alto da una canzone come “Tide” che dovrebbe essere insegnata a scuola, vista la perfezione assoluta che è capace di toccare. Ma ogni canzone ha il suo perchè e quella piccola (ma intrigante) particolarità  (penso al mini assolo sporco di “Backwards World”, ad esempio) che ti fa innamorare del brano in questione.

Pollice su!