Ai miei occhi, Ville Valo è sempre stato un frontman un po’ atipico. Iniziai a pensarlo dopo averlo visto dal vivo con i suoi HIM a Roma, nel lontanissimo novembre 2001. In un Palacisalfa stipato di ragazzine urlanti, il bel tenebroso se ne stava immobile sul palco, a cantare e a fumare come una ciminiera. Nonostante il caldo insopportabile, indossava una specie di pullover nero e un berretto che praticamente gli ricopriva tutta la faccia.

Sembrava non aver alcuna voglia di trovarsi su quel palco. E chissà , probabilmente era proprio così: il periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio fu parecchio snervante per la band finlandese. Le sessioni di registrazione del loro secondo album, il fresco ventenne “Razorblade Romance”, furono inizialmente un mezzo disastro. Le cose cominciarono a ingranare solo con l’arrivo in cabina di regia del produttore John Fryer (già  tastierista dei This Mortal Coil), che fece momentaneamente trasferire gli HIM in Galles e, seguendo le indicazioni della BMG, gli regalò un suono scintillante e pop, senza però costringerli a rinunciare a quelle caratteristiche gotiche e romantiche che sono sempre state iscritte nel loro codice genetico.

L’oscuro languore metallico di “Greatest Lovesongs Vol. 666” venne spazzato via dalla potenza melodica di un hard rock dalle accentuatissime tinte “’80s; con un’anima dark e una leggerissima spolveratina di satanismo, certo, ma rassicurante al punto giusto da conquistare i cuori di migliaia di adolescenti.

Che ben presto divennero centinaia di migliaia, grazie al successo planetario dei singoli “Join Me In Death”, “Right Here In My Arms” e “Wicked Game”, cover del celeberrimo brano di Chris Isaak. Quest’ultimo soprattutto permise al quintetto di Helsinki di raggiungere vette insperate, garantendogli un posto fisso nella heavy rotation di MTV.

E oggi, a distanza di due decenni esatti dall’arrivo di questa tempesta di ballatone sentimentali, parole svenevoli, ritornelli sdolcinati e chitarroni al miele, cosa resta degli HIM e dei loro baci affilati come lame di rasoio? Direi praticamente nulla. Se volete, continuate a ricordare Ville Valo nella posa da bello e dannato con cui si fece immortalare nella foto di copertina di “Razorblade Romance”. Per me sarà  in eterno quel giovane scoglionato del Palacisalfa, adorato dalle femminucce e invidiato da noi maschietti.

HIM ““ “Razorblade Romance”
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2000
Tracce: 12
Lunghezza: 45:39
Etichetta: BMG
Produttore: John Fryer

Tracklist:
1. Your Sweet 666
2. Poison Girl
3. Join Me In Death
4. Right Here In My Arms
5. Bury Me Deep Inside
6. Wicked Game
7. I Love You
8. Gone With The Sin
9. Razorblade Kiss
10. Resurrection
11. Death Is In Love With Us
12. Heaven Tonight