Ci sembra un po’ strano parlare di artisti italiani ““ è cosa piuttosto rara per chi scrive ““ ma ovviamente ci fa molto piacere: l’artista in questione è Julia Bardo, ex Working Men’s Club, ora alle prese con una carriera solista che è arrivata la scorsa settimana al suo primo EP.

La musicista bresciana si è trasferita nel Regno Unito già  qualche anno fa e la mossa ci è sembrata azzeccata perchè in suolo britannico sembra essere più libera di esprimere il proprio talento, che anche la prestigiosa Wichita Recordings ha apprezzato, mettendola sotto contratto e pubblicando questo “Phase”.

Registrato agli Eve Studios nella periferia di Manchester, questo primo lavoro è stato prodotto dalla stessa musicista lombarda insieme a Henry Carlyle Wade e vede la partecipazione di Sidonie Hand-Halford degli Orielles alla batteria e alle percussioni.

Un viaggio breve di nemmeno un quarto d’ora e di appena quattro pezzi, ma che ci trascina dietro agli anni ’60 da cui è influenzato in maniera evidente: “Please Don’t Tell Me”, per esempio, ci porta nel suo mondo indie-pop malinconico ed elegante, mentre “Lonely Morning” è un episodio più rock e deciso con le sue chitarre, i suoi synth e soprattutto le sue percussioni che aggiungono ulteriore raffinatezza al mix.

Incredibilmente catchy poi il primo singolo “I Wanna Feel Love” che ci mette i brividi per la sua perfezione melodica e per quella bella sensazione di nostalgia che lo pervade (a cui si aggiunge poi anche uno spoken word in italiano).

Davvero gentile e sensibile, la prima prova sulla breve distanza di Julia ci fa innamorare della sua voce e delle sue atmosfere così delicate, piacevoli e intriganti: la speranza è quella di vederla presto anche sui palchi di casa!