In questi giorni il buon Anthony Reynolds sta pubblicando molte cose sulla sua pagina Bandcamp. Ci vuole calma e pazienza per ascoltare tutta l’ottima mole di lavoro che l’artista offre. Tra le tante a cose a suo nome, che ovviamente vi invitiamo ad andare a sentire, c’è spazio anche per una di quelle uscite che (ri)accendono la nostalgia per una di quelle band che abbiamo sempre amato e che, purtroppo, non hanno raccolto quanto meritavano.

“Lost Boys (Demos, in session and outtakes)”, come sei vede già  dal titolo è una raccolta di materiale più o meno “oscuro” dei favolosi Jack, guidati, per una decina d’anni (1992 – 2002) dal talento di Anthony Reynolds e del chitarrista Matthew Scott.

La potremmo definire la classica uscita per completisti, quelli che vogliono sentire la differenza tra i demo e la versione ufficiale uscita sull’album, certo, ci può stare, ma il fascino dei Jack resta innegabile anche in questa versione più lo-fi. Oltre a un trittico di brani registrati live in radio nel 1995 (“The Ballad of Swing and Solar” è sempre emozionante e toccante anche in questa versione e “The Lover Part III” ha queste queste impennate chitarristiche, che squarciano letteralmente il buio), da segnalare sono un paio di canzoni del 1992, che testimoniano le primissime cose della band (la morbida “The trouble with Girls” è proprio il primo brano scritto insieme da Anthony e Matthew). Assolutamente nelle corde della band la cover di “The Ballad Of Sacco And Vanzetti” e ci manda in visibilio “Memo To Birdland” in cui un piano alla Happy Mondays ci porta in territori quasi madchester, provare per credere!

Noi ai Jack vogliamo e vorremo sempre (tanto) bene!