Ci sarebbe da scrivere un libro per raccontare la storia di Alice Bag: musicista, scrittrice, attivista, educatrice, la californiana di origini messicane è presente sulla scena punk losangelina sin dagli anni “’70, quando iniziò la sua carriera con The Bags e da allora ha influenzato generazioni di nuovi gruppi.

Dopo lo scioglimento di quella band, Alice ha suonato in altre numerose formazioni di Los Angeles tra cui Castration Squad, Alarma, Cholita, Las Tres e tante altre.

Solo nel 2016 è uscito il suo omonimo primo album solista, seguito all’inizio del 2018 da “Blueprint” e ora arriva questo terzo LP, che vedrà  la sua release fisica solamente il prossimo 8 maggio.

Registrato e mixato allo Station House Studio di Echo Park, Los Angeles da Mark Rains, il nuovo disco è stato prodotto da Lysa Flores insieme alla stessa Bag.

Come recita il titolo, “Sister Dynamite” è una mezz’ora di piacevole old-school punk-rock potente e incisivo che tocca argomenti importanti (per esempio il recente singolo “Spark” parla di essere se stessi, oppure “Switch Hitter” è una celebrazione della bisessualità ), ma Alice, attraverso la sua musica ““ come ci fa sapere la press-release ““ cerca “solo di comunicare e non di indottrinare”.

L’energia non viene mai a mancare nel corso delle dodici canzoni presenti sul disco, piccoli inni catchy e melodici, con chitarre pesanti e cori arrabbiati che arrivano subito (come succede per esempio in “The Sender Is Blocked” o in “Subele”, pezzo in spagnolo, sua lingua madre).

Non mancano un paio di momenti più riflessivi e cupi ““ quantomeno nei vocals ““ come “Lucky” e “Identified”, ma la tendenza è sempre quella di non risparmiarsi mai.

Un disco punk solido e di buona qualità , “Sister Dynamite”, pur senza essere troppo innovativo, è davvero un ascolto piacevole e permette alla Bag di lanciare messaggi importanti: oggi più che mai si sente il bisogno di personalità  forti, genuine e sincere come quella di Alice, quindi che siano sempre i benvenuti dischi come questo.

Photo Credit: Greg Velasquez (CC BY-NC 2.0)