Odiati, amati album postumi croce e delizia di tanti appassionati che invariabilmente si chiedono se l’artista in questione da vivo avrebbe acconsentito a far uscire quei brani, se sia perfino giusto ascoltarli. Poche eredità  musicali hanno scatenato polemiche e stimolato dibattiti come quella di Jeff Buckley, soprattutto nel fragile periodo tra la sua morte (il 29 maggio 1997 quasi ventitre anni fa) e l’uscita di “Sketches From My Sweetheart The Drunk” nel 1998.

“Mystery White Boy” è un disco dal vivo, compilato dalla madre di Jeff (Mary Guibert) e dal chitarrista Michael Tighe mettendo insieme pezzi del tour australiano, europeo e americano di “Grace”. Altri frammenti dopo quelli di “Sketches”, nuove accuse di voler affrettare le cose seguendo le orme dello storico “Live at Sin-è” o di “Live from the Bataclan” lucrando sull’ultimo periodo di vita e concerti del figlio.

Poco importa al giorno d’oggi e la nostalgia porta a godersi pienamente settantotto minuti di musica equamente divisi tra grandi classici (“Mojo Pin”, “Grace”, “Dream Brother”) e cover altrettanto classiche (“Lilac Wine”, “Kanga ““ Roo” dei Big Star) a cui va aggiunta l’ormai immancabile e sempre commovente “Hallelujah” di Leonard Cohen.

Non mancano piccole perle come “Moodswing Whiskey”, la grintosa “I Woke Up in a Strange Place” e una sinuosa, elettrica “What Will You Say” che mostrano un Buckley non stanco, in piena evoluzione vocale e musicale grazie al buon feeling raggiunto con Tighe, il bassista Mick Grondahl e il batterista Matt Johnson. Ricordiamo anche la famigerata, infinitamente discussa versione di “Eternal Life” suonata con impeto quasi metal.

E’ stato spesso criticato “Mystery White Boy” ed è forse superato viste le tante registrazioni ufficiali uscite nel frattempo ma resta comunque prezioso per tutti quelli che non hanno mai potuto vedere La Grazia, assaporarla dal vivo. “Father do you hear me? Do you know me? Did you even care? What will you say / When you take my place?“. Cuore, musica, anima. Brividi.

Data di pubblicazione: 9 maggio 2000
Registrato: 22 febbraio 1995 ““28 febbraio 1996
Tracce: 13
Lunghezza: 78:29 + bonus
Etichetta: Columbia

1. Dream Brother
2. I Woke Up In A Strange Place
3. Mojo Pin
4. Lilac Wine
5. What Will You Say
6. Last Goodbye
7. Eternal Life
8. Grace
9. Moodswing Whiskey
10. The Man That Got Away
11. Kanga Roo
12. Hallelujah / Know It’s Over
13. That’s All I Ask (bonus track)