Non si può dire che le note iniziali di quest’album, quelle di “Sleep Year”, non siano una copia di quel grunge dei bei tempi passati, perchè qui di grunge si parla, ed anche piuttosto bene. Quindi, se vi sentirete vicini a quel sound anni 90 che evoca Mudhoney e amicizie affini non vi preoccupate non avete sbagliato disco, di certo il periodo.

Gli australiani Violent Soho tornano alla grandissima con questo “Everything is A-ok” dopo una pausa che gli ha visti fuori giro dal 2017. Tra l’altro, la band ad inizio febbraio aveva annunciato un mini tour da headliner in tutto il mondo con un unica tappa europea ad Amsterdam il 21 aprile che subito ha registrato sold out. Purtroppo il tour è stato recentemente annullato a causa dell’attuale situazione.

In realtà , i quattro ragazzi di Brisbane capeggiati dal frontman Luke Boerdam – con James Tidswell alla chitarra, Luke Henery al basso e Michael Richards alla batteria – hanno già  avuto modo la scorsa estate lanciare segnali incoraggianti con la pubblicazione dei singoli “Vacation Forever”   e “Lying on the Floor” che riflettono la spensieratezza proprio delle calde giornate assolate nelle quali non si può fare a meno di tuffarsi in acqua simulando un azzardato stage diving!

Come anticipato, le influenze sono cristalline ed inequivocabili ed è facile, pertanto, ritrovarsi di fronte ai Nirvana in “Pick It Up Again” oppure immergersi nelle sonorità  a mezza via tra Smashing Pumpkins e i Sonic Youth   in “Slow Down Sonic” ed “Easy” e, perchè no, scomodare anche un timbro tipico di Everclear memoria in “Canada” la quale, probabilmente, segna insieme alla citata “Lying on the Floor”, il momento migliore del disco.

Della serie non è tutto grunge quel che luccica che ci troviamo a fare i conti con una bella ballata semi acustica di matrice indie-rock nella riuscitissima closing track “A-Ok” che chiude un capitolo lungo dieci tracce di ottimo rock adornato di tipici risvolti anni 90.

Ed anche gli episodi diciamo “skippabili” come “Shelf Life” e “Pity Jar” in realtà  sono classici esempi di come questo album riesce plasticamente a reggere trentaquattro minuti di high definition sound che allieteranno di certo queste giornate da passere in quarantena.

Missione decisamente riuscita. Buon ascolto!