E’ una buona notizia il ritorno discografico di Damon Gough, il cappellino più famoso d’Inghilterra, negli ultimi tempi un po’ sparito dalle scene. Ottimo motivo per dedicargli una TOP 10 cercando per quanto possibile di ripercorrere vent’anni e passa di stralunata e onorata carriera.

10 ““ SHAKE THE ROLLERCOASTER

1997, da “EP 1”

Cominciamo dall’oggetto del desiderio di molti fan del ragazzo disegnato male, quell’ “EP 1” che insieme ai seguenti “EP 2” e “EP 3” ha spianato la strada per l’iconico esordio “The Hour of Bewilderbeast”. Bassa fedeltà , talento già  bene in vista.

9 ““ BEDSIDE STORY

2002, da “Have You Fed the Fish?”

Di “Bewilderbeast” parleremo al momento opportuno, ora facciamo un salto in avanti di qualche anno fino al 2002 e a “Have You Fed The Fish?” con le melodie grintose di “Bedside Story”

8 ““ EASY LOVE

2004, da “One Plus One Is One”

L’impegnata prima parte di millennio di Damon Gough proseguiva con il variegato “One Plus One Is One” da cui rubiamo “Easy Love” in rappresentanza dell’anima più intensa e folk del nostro

7 – PROMISES

2006, da “Born In The U.K.”

Melodie à  go go anche per “Born In The U.K.”, penalizzato forse dalla scelta dei singoli. Badly Drawn Boy in versione orchestrale manteneva le promesse pur non rinunciando al suo lato più rumoroso e ruvido ben presente nella title track

6 ““ WIDER THAN A SMILE

2009, da “Is There Nothing We Could Do?”

L’amore tra Damon Gough e le colonne sonore cominciato in “About A Boy” proseguiva con i quindici brani composti per “The Fattest Man In Britain” e il ritmo sognante come non mai di “Wider Than A Smile”

5 ““ THE ORDER OF THINGS

2010, da “It’s What I’m Thinking Part 1: Photographing Snowflakes”

Prima parte di quella che poteva, doveva essere una trilogia. L’ambizioso “Photographing Snowflakes” non era sempre a fuoco ma regalava comunque piccole perle come questa ballata evocativa e sporcata di elettronica. La curiosità  per gli altri capitoli resta “…

4 ““ COMING TO YOUR SENSES

2012, da “Being Flynn”

E’ sparito senza quasi lasciare traccia questo film nonostante il cast stellare (Robert De Niro e Julianne Moore). Pellicola di culto che sarebbe ancor meno citata se Badly Drawn Boy non ne avesse curato la colonna sonora con la solita maestria.

3 ““ SOMETHING TO TALK ABOUT

2002, da “About A Boy”

Immancabile, imprescindibile, madre di tutte le colonne sonore di BDB venute dopo. Non sarebbe stato la stessa cosa il film diretto da Paul e Chris Weitz tratto dall’omonimo libro di Nick Hornby senza il candido contributo di Damon Gough

2 ““ ONCE AROUND THE BLOCK

2000, da “The Hour of Bewilderbeast”

Il capolavoro di Badly Drawn Boy, ben congeniato e musicalmente intrigante accompagnato da singoli all’altezza e video di caratura notevolissima.

1 – DISILLUSION

2000, da “The Hour of Bewilderbeast”

Il taxi umano Damon Gough in quello che è diventato un classico. Difficile non restarne conquistati “…

BONUS TRACK ““ IS THIS A DREAM?

2020, da “Banana Skin Shoes”

Il 2020 ci riconsegna uno Psychedelic Drawn Boy rinato e colorato, che di sognare per fortuna ha ancora voglia