Lo storico festival “Ferrara Sotto le Stelle, annuncia l’annullamento dell’edizione 2020 e racconta in numeri la straordinaria produzione di contenuti nei mesi del lockdown, proiettandosi direttamente nel 2021 nel segno di un radicale rinnovamento.

La decisione di annullare il Festival al traguardo del venticinquesimo anno è stata ancora più difficile ma non potevamo prendere una strada diversa, vista una situazione che rimane ancora troppo incerta e non ci consente di programmare i live come li abbiamo sempre vissuti e conosciuti.” dichiara Alice Bolognesi, Presidente di Arci Ferrara.

Uno dei festival più importanti in Italia ““ che nelle precedenti 24 edizioni ha ospitato i grandi protagonisti della musica internazionali come Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Marlene Kuntz per citarne soltanto alcuni ““ decide dunque di fermarsi proprio nel momento in cui l’Italia riparte. Perchè in realtà  è stato estremamente dinamico nel momento più difficile, quando l’emergenza sanitaria ha immobilizzato tutti e lasciato sgomento il mondo.

I festival hanno bisogno di maestosità  e grandiosità . Hanno bisogno di vicinanza e calore umano. Tutto questo oggi non ci può essere. Crediamo che sia giusto che la musica torni il prima possibile nelle piazze, nei parchi e nelle città , ma lo deve fare per gradi, ora non tocca a noi, appena sarà  il nostro turno ci faremo trovare pronti. Il nostro festival in digitale l’abbiamo già  fatto, ecco perchè Ferrara Sotto le Stelle per il 2020 si ferma qui, inutile farne un altro ora” afferma il nuovo Direttore Artistico Corrado Nuccini.

Questo periodo ci ha fatto riflettere con una prospettiva diversa, partendo proprio dalla trasformazione che avremmo voluto introdurre ancora prima dell’emergenza sanitaria. La sinergia con gli altri Festival e la collaborazione con realtà  locali come Officina Meca e Web Radio Giardino ci hanno dato nuovi stimoli e nuove prospettive per ragionare in futuro su un calendario più ampio e condiviso, sicuramente aperto a nuovi progetti da declinare non solo nel periodo estivo ma anche in altri momenti dell’anno” aggiunge Alice Bolognesi.