Qualche giorno fa Spike Lee, commentando la situazione in cui l’America si è venuta a trovare dopo la morte di George Floyd, ha detto che vedere afroamericani e bianchi americani che manifestano insieme è l’unica cosa che lo riempie di speranza. El-P e Killer Mike, titolari del progetto Run The Jewels, da sette anni a questa parte quella speranza la portano sul palco e la declinano in musica nonostante ammettano di avere una visione del mondo piuttosto pessimista e disillusa.

Non potevano certo restare in silenzio ora e infatti hanno deciso di anticipare l’uscita del quarto album, invitando anche chi lo scaricava gratis a fare una donazione al Comitato di Difesa della Corporazione Nazionale degli Avvocati (MDC) che si occupa di assistenza legale ad attivisti politici e manifestanti.

Sono minuti militanti i trentanove di “RTJ4”. El-P, coadiuvato da Little Shalimar e Wilder Zoby, si occupa ancora una volta della produzione ma non disdegna certo un giro al microfono. Continua l’evoluzione di Killer Mike, da tempo non più solo musicista ma anche attivista appassionato (basta ricordare l’accorato eppur furioso discorso fatto ad Atlanta pochi giorni dopo l’omicidio di George Floyd e le numerose dichiarazioni seguenti). Tornando alle sette note il mix ancora una volta funziona, colpisce, va dritto al punto.

Ritmo martellante, scratch (riconoscibilissima la mano di DJ Premier nel singolo “ooh la la”) piccole bravate (“out of sight” con 2 Chainz, “the ground below”) si insinuano in undici brani avventurosi sul piano musicale, che viste le circostanze acquistano una rilevanza particolare. E’ il caso di “holy calamafuck” col suo “And I’m a born and bred in USA who chop and screw truth up” (tra gli autori c’è anche Dave Sitek dei TV On The Radio) dell’intensa “goonies vs. E.T.” col sax di Stuart Bogie o di “walking in the snow” (Gangsta Boo ai backing vocals) scritta nel 2019 ma tristemente attuale.

Impossibile non citare poi altre collaborazioni di pregio come la strana coppia Pharrell WilliamsZack de la Rocha nella tirata anti capitalista “JU$T” . Il meglio però El-P e Killer Mike lo danno nel finale quando piazzano un uno ““ due veramente ben riuscito: la cadenzata “pulling the pin” scritta insieme a Josh Homme con l’incredibile Mavis Staples e i sei esplosivi minuti di “a few words for the firing squad (radiation)” in cui si alternano sassofono (suonato da Cochemea Gastelum) archi, la chitarra di Matt Sweeney.

El-P e Killer Mike hanno vissuto l’inizio e la fine dell’era Obama, l’arrivo di Trump, la nascita di Black Lives Matter e visto razzismo, brutalità  poliziesca diventare argomenti dibattuti come forse mai era accaduto. L’evoluzione dei Run The Jewels inevitabilmente riflette tutto questo. La loro è una saga che resta avvincente anche dopo il quarto capitolo.

Credit Foto: Timothy Saccenti