Dopo ben 5 anni dal loro omonimo debutto, il trio dream pop Dianas   ci consegna “Baby Baby”, dodici brani in tre quarti d’ora di musica coinvolgente e ipnotica. Se il coronavirus ha rovinato i piani di molte band che avevano già  pronte le valige per il tour post uscita album, le nostre australiane di Perth (ormai in pianta stabile a Melbourne) non si sono di certo perse d’animo. Con il loro canale online “Baby TV” hanno trasmesso video da loro prodotti dei dodici brani nel weekend che ha  preceduto l’uscita dell’album.

Melbourne è una piazza musicalmente più stimolante rispetto alla più tranquilla Perth, ed è nella città  meteorologicamente famosa per “le quattro stagioni in un giorno” che Nathalie Pavlovic e Caitlin Moloney incontrano la batterista Annete Nevin, formando l’attuale ben assortito trio. Anche se il genere dream pop è spesso associato al suono della band, non dobbiamo farci ingannare come può accadere quando ci si fida di una bella mattinata di sole a Melbourne. Come le londinesi Madonnatron le Dianas ci trasportano in un mondo a tratti stregato e a tratti incantato con ritmi tutt’altro che “dreamy“.

“Learning/Unlearning”, che chiude l’album, è uno di questi, con le voci inquietanti, con un finale in crescendo e un piano spettacolare con l’immancabile risatina finale. L’album è un mondo da scoprire, i brani sono scritti ed eseguiti in maniera impeccabile e si rimane stupiti dalla capacità  anche tecniche delle ragazze. Ascoltando l’opener “Going Gone” ci accorgiamo sin dalle prime note che non siamo caduti nel campo del prevedibile e dello scontato. Mentre “Easy” è a tratti prog, “You Beauty” è psichedelico, “Did Ya” ha movenze surf e “Weather Girl” è ai limiti del jazz.

L’ascolto di”Baby Baby” è stata una piacevole sorpresa. Speriamo si torni presto alla normalità  e che le Dianas arrivino presto dalle nostre parti. Un loro live sarebbe una boccata d’ossigeno da prendere a pieni polmoni e…senza mascherina.

Image credit: Tom Mannion