Andy, dannato e adorabile Andy Cairns. Poteva fare il furbo dopo il micidiale “Troublegum”, puntare tutto sulla melodia e su suoni più radiofonici e belli carichi e aprirsi spazi verso vendite considerevoli e invece no. Guida i suoi Therapy? nel vortice di “Infernal Love”, un disco che conferma ancora l’eclettismo della sua band ma che si dimostra ben più cupo e meno immediato rispetto al predecessore. Non un passo indietro, attenzione, ma una virata laterale, uno smarcamento dalle etichette e dalla via più facile, cosa che mr. Cairns non ha mai disdegnato.

Negli anni ’90 si usava tanto la parola crossover e tutto sommato la possiamo usare anche per il terzetto irlandese, che qui appare magnificamente rodato e capace di plasmare influenze e passioni al meglio. Gli Husker Du sono di diritto in questo novero di nomi determinanti per i Therapy e non solo per l’omaggio, magnifico e toccante, della rilettura di “Diane”, quanto proprio per l’attitudine, per la voglia di non fermarsi, ma di sperimentare. Il punk-metal di “Troublegum” aveva lasciato una scia che poteva essere seguita e invece ecco che compaiono canzoni più lente, sofferte, dal suono più aperto, rotondo, avvolgente e oscuro. E non deludono affatto, sia chiaro!

I brani accattivanti, immediati e figli di una scrittura vicina al disco precedente ci sono, parliamo ovviamente dei singoli “Stories” e “Loose” o “Misery”, non manca il momento punk (“30 Seconds”), così come frammenti più fuori controllo in cui Fyfe Ewing dimostrava una caratura superiore (Epilepsy”), ma la vera crema più prelibata sta proprio nei momenti più suggestivi (la già  citata cover di “Diane”, i saliscendi taglienti di “A Moment Of Clarity” o la struggente “Bowels of Love” in cui il violoncello gioca un ruolo superbo, per accentuare la decadenza dark del brano). Impossibile a questo punto non citare “Me Vs You” che diventa canzone simbolo, perchè capace di mettere in mostra tutte le anime del disco, tra abissi dolenti ed esplosioni rabbiose.

Passa il tempo ma “Infernal Love” si è mantenuto benissimo, c’è poco da dire! Negli anni successivi tanti altri dischi, una media qualitativa che si è abbassata ma, al di là  di tutto, una band che non ha mai davvero perso il filo, fino ai giorni nostri, con degli ultimi lavori ancora molto ispirati.

Pubblicato: 12 giugno 1995
Registrato: Gennaio-Marzo 1995 al Real World Studios, Box, Wiltshire, England
Genere: Alternative-metal-rock
Lunghezza: 48:44
Label: A&M
Producer: Al Clay

Tracklist:

1. “Epilepsy”
2. “Stories”
3. “A Moment of Clarity”
4. “Jude the Obscene”
5. “Bowels of Love”
6. “Misery”
7. “Bad Mother”
8. “Me Vs You”
9. “Loose”
10. “Diane”
11. “30 Seconds”