Escono con un EP gli interessantissimi Pozi, trio londinese composto da  batteria, basso, violino e privo di chitarre,   capace, anche per questo di creare un sound fresco e interessante.

Intrigante anche le combinazioni offerte dalla voce femminile di Rosa Brook (violino) e quella maschile di Toby Burroughs (batteria): confesso di avere un debole per questo tipo di band e prezioso è il contributo al basso di Tom Jones.

Nel sound appare un chiaro il riferimento al più brillante post punk nato nella seconda metà  degli anni ’70 americano, su tutti mi hanno ricordato i The B-52’s, come si chiamavano all’epoca, soprattutto quando le voci di Burroughs e Brook   si combinano come nel brano di apertura “Whitewashing”, gran bel pezzo.

Il secondo brano “176” cantato da Rosa Brook, e come sempre impreziosito dal suo violino, affronta l’alienazione e lo sconforto per il voto a favore della Brexit, mentre si osserva Londra su un ponte lungo la linea autobus 176,   così come “While You Wait”, nel raccontare il punto di vista di un cane che ricorda i suoi tempi felici mentre attende di essere terminato in un ambulatorio veterinario, è anch’esso una metafora della Brexit.

“The Nightmare”, accompagnato da un bel video diretto da Alfie Dwyer, è un brano accattivante e interessante, pressante e paranoico, con un finale dove il violino comanda.

Posso affermare che in generale tutto l’EP si ascolta con piacere e che la band riesce a creare un sound convincente: i ragazzi hanno idee e le sanno mettere in musica.