“Agitprop Alterna” dello scorso Aprile aveva strappato unanimi consensi, così i Peel Dream Magazine di Joe Stevens hanno pensato bene di battere il ferro finchè fosse caldo, e rilasciano quindi a stretto giro questo EP, “Moral Panics”, nient’altro che una mini raccolta di brani esclusi dall’album sovra richiamato ma tenuti in grande considerazione dalla band newyorchese.

Il titolo dell’EP fa riferimento ad un’opera del sociologo e criminologo inglese Stanley Cohen, “Folk Devils and Moral Panics”, sul fenomeno dei Mods e dei Rockers negli anni ’60 in Gran Bretagna, mentre a livello sonoro e di contenuti l’EP si mette sulle coordinate dell’album “padre”: pulsante la bordata shoegazing di “New Culture”, “Verfremdungseffekt” è  una cometa dal pianeta Yo La Tengo ipnotica e sognante – ma meglio dovremmo dire “alienante” visto il rimando brechtiano del titolo , e “Dialetrics” ne è la gemella.

“Life At The Movies”, accompagnata in profondità  dall’organo e da una chitarra compassata e sferragliante, è carezzata dalla voce di Stevens e ci riporta verso gli amati Stereolab, via per l’ambientale ed esclusivamente strumentale “The Furthest Nearby Place” con le sue narcotiche percussioni tribali e la chiusura affidata alla demo di “Clean Water”.

Un bel regalino. Molto benissimo.