L’esperienza della maternità  è capace di sconvolgere la vita di una persona, di prenderla e cambiarla sotto ogni punto di vista. Questo Polly Scattergood lo sa benissimo, ed è proprio ciò che ha cercato di rappresentare con il suo ultimo album, “In This Moment”, uscito il 3 luglio 2020.

L’album è un insieme di dodici, piccoli gioielli. Ognuno di questi rappresenta una storia, un aspetto rivoluzionato della vita di Polly dopo la nascita della figlia. Non siamo più davanti alla ragazzina del 2009 che con l’album eponimo aveva dimostrato un esordio promettente, ma forse senza identità  e che aveva ancora molto da imparare. Ecco, possiamo dire che con “In This Moment” siamo arrivati alla maturità  tanto agognata di Polly.

Apre le danze “Red”, brano fatto di pura potenza, mista a un pizzico di sensualità . Parla, in sostanza, di come la rabbia riesca a trasformarsi in qualcosa di positivo: se il rosso è un colore che sta per la resistenza, perchè non dovrebbe farlo anche per l’amore? In un crescendo di ben sette minuti e sedici secondi (che sembra ricordare in alcuni punti la carica di “Thousand Eyes” degli Of Monsters and Men), assistiamo a una vera e propria catarsi della cantante. Con la sua voce è in grado di prendere le emozioni negative che la circondano, di plasmarle e renderle musica e amore: esattamente come nasce ogni traccia di quest’album.

Da “Sphere” a “Anchor”, la Scattergood è stata in grado di creare atmosfere molto particolari, intime e quasi eteree, soprattutto grazie ai toni delicati della sua voce. Di grande rilevanza è “After You”, brano molto personale perchè parla della morte di una persona vicina alla cantante. è da notare però quanto non sia una canzone sostanzialmente deprimente: è un pezzo dai toni caldi e, se vogliamo, speranzosi. è dare l’addio a qualcuno con serenità , una dolce malinconia per un’anima che vivrà  in una pace eterna.

Altrettanto prezioso è “Bloom”, brano che fa riferimento alla bambina della cantante senza troppi giri di parole (“I hold your curious heart each night   /  As I sit and watch you breathing  /  As your tiny eyes are dreaming”). Lo fa però in un modo così poetico, in un sussurro continuo che risulta spiazzante da ascoltare: se doveste immaginare l’amore materno in una canzone, state sicuri che si tratta proprio di “Bloom”.

Probabilmente, nessuno sapeva cosa aspettarsi dal terzo album di Polly Scattergood. Se cercate qualcosa di simile ai due dischi precedenti, spiace comunicarvi che “In This Moment” forse non fa per voi. Certo, alcuni richiami ci sono ma Polly ormai è una donna adulta, consapevole delle sue capacità  e molto più matura di quanto si sia mostrata in precedenza. L’unica cosa che ci resta da dire è che “In This Moment” non è affatto male: atmosfere giuste create nel minimo dettaglio, messaggio positivo e universale, brani che si alternano tra dolcezza e forza. Possiamo veramente dire che “in the end was glorious“.