Era il primo novembre del 2011 quando vedemmo per la prima (e finora unica) volta Kathleen Edwards in concerto: eravamo alla Columbia Halle di Berlino e la musicista di Ottawa, che avrebbe pubblicato di lì a un paio di mesi il suo quarto LP, “Voyageur”, apriva il tour europeo di Bon Iver. Al termine del ciclo di questo LP è arrivata, piuttosto a sorpresa, la decisione di prendersi una lunga pausa dalla musica a causa dei suoi problemi legati alla depressione: ciò ha portato la canadese ad aprire un caffè, chiamato non a caso Quitters.

E’ stato solo nel 2018, dopo essere stata invitata da Maren Morris per una sessione di scrittura insieme, culminata in “Good Woman”, brano presente sul quinto album della cantautrice del Texas, “Girl” (2019), che Kathleen si è ricordata come creare musica facesse parte di lei.

Questo weekend finalmente è arrivato, via Dualtone, il suo attesissimo quinto album: registrato a Nashville, il disco è stato prodotto dalla stessa Edwards insieme a Jim Bryson e Ian Fitchuk.

Il nuovo viaggio parte con “Glenfern”, un pezzo che prende il titolo dal nome della via in cui abitava quando era sposata: nonostante la relazione con il suo ex chitarrista ““ il musicista e produttore canadese Colin Cripps ““ sia finita da alcuni anni, Kathleen ricorda il passato cercando di essere positiva, come dimostrano i luminosi riff country di chitarra di Bryson.

Il singolo “Options Open” è uno dei migliori brani del disco: sebbene parla di una relazione in cui la Edwards è rimasta umanamente delusa dal suo partner, questo pezzo dalle influenze country rimane comunque speranzoso e gli ampi panorami creati dalla sei corde gli danno una luce davvero promettente.

“Ashes To Ashes” ““ dai toni folk – con una chitarra vibrante e percussioni leggere, parla della morte di una persona cara, meditando su un tema doloroso come la morte, mentre “Fools Ride” si muove su territori country-rock più energici, ma senza mai perdere la squisita gentilezza tipica della musicista di Ottawa.

“Feelings Fade”, invece, narra di un sentimento che finisce e la sua strumentazione minimale sembra perfetta per esprimere questa sua condizione, mentre è solo l’aggiunta degli archi ad adornare la canzone.

Un ritorno molto gradito questo “Total Freedom”: un album emotivo, leggero e accompagnato da melodie piacevoli, in cui la Edwards vuole rimanere speranzosa, cercando di superare il recente periodo negativo della sua vita.