Lunedì sera di inizio ottobre: una delle poche band in tour per l’Europa in questo momento sono i Birthday Girl, che passano anche per l’Italia per una manciata di date.

Il gruppo, formato da tre inglesi e uno svedese, ma di stanza a Stoccolma questa sera si ferma a Bologna: il Freakout Club ““ con tutte le limitazioni dovute all’attuale crisi sanitaria mondiale ““ va molto facilmente sold-out, dimostrando comunque la voglia da parte della gente di musica dal vivo.

Ora che la stagione autunnale è arrivata e con essa le temperature sono meno miti, la venue bolognese è costretta a far suonare all’interno gli artisti e non più nello spazio a lato del locale: le sedie ““ ben distanziate ““ riempiono la sala del Freakout e una manciata di comode poltrone sono state messe sul palco, mentre gli svedesi suoneranno nello spazio tra il bancone del bar e il camerino.

I Birthday Girl finora hanno solo pubblicato una manciata di pezzi su Bandcamp e in tour, al tavolo del merch, portano un nuovo vinile contenente un paio di questi brani: in attesa di poter ascoltare il loro primo full-length, li siamo venuti ad ascoltare dal vivo.

Dopo un lungo intro strumentale, l’energia comincia a uscire come possiamo notare dalla già  edita “I Came Here To Eat”: cupa e dall’approccio punk, ha un suono sporco che ci ricorda la Seattle anni ’90 e una grande esplosività  e cattiveria, sebbene non manchino ottime sensazioni melodiche.

Ci piace molto in seguito “I Am Your Rake” che parte riflessiva, creando atmosfere davvero suggestive, per poi trovare un’intensità  shoegaze accompagnata da fantastiche melodie e da continui cambiamenti di umore.

La follia del loro primo singolo “Welcome Home Frank Bastard”, apprezzata anche da Iggy Pop, ci regala una nuova dose di adrenalina, sebbene i vocals rimangano invece calmi, contrastando con le distorsioni delle chitarre.

“In My Stomach” chiude il mainset con la sua malinconia: il suono delle chitarre risulta qui più pulito rispetto a ciò che abbiamo ascoltato finora, mentre è la sezione ritmica a sostenere il pezzo, prima di lasciare spazio a una lunga jam finale.

Il pubblico ha voglia ancora di musica, ma i Birthday Girl hanno terminato i loro pezzi: il pur breve encore quindi li costringe a eseguire una cover, “I Wanna Be Sedated” dei Ramones che ci diverte e ci fa muovere i piedi (visto che in questo momento alzarsi dalla propria sedia e danzare è purtroppo vietato) con la sua trascinante e gradevole melodia.

Una serata diversa dal solito in questo pur triste e malinconico 2020 che ci ha portato una band che sta crescendo e che potrebbe crearsi un futuro positivo: speriamo di poterla rivedere una volta che l’emergenza sanitaria sarà  terminata per poter godere senza limiti della sua energia e della sua vitalità .