Non lo nego. Io di fronte a dischi simili mi commuovo. Quello che abbiamo tra le mani non è niente di nuovo, non vi aprirà  nuovi orizzonti nella sperimentazione o nell’uso e abuso di particolari sonorità  ricercate, no, quello che Mark Palm mette in piedi è un tributo, uno struggente tributo ai suoi idoli musicali, a un periodo musicale che lo ha segnato e che ne a costruito le basi e le passioni. Stiamo ovviamente parlando degli anni ’90 (al di là  ovviamente, giusto per fare 2 nomi, dei maestri Big Star o dei sempre lodevoli Cheap Trick che risalgono ad anni precedenti), quelli in cui formazioni come Teenage Fanclub, Lemonheads, Fountains of Wayne o Velvet Crush (anche qui solo per fare alcune citazioni doverose) menavano deliziosi fendenti power-pop.

“SODO Pop” è questo, null’altro che questo. Non vi basta? Passate oltre. Vi basta e avanza? Bene, siete come il sottoscritto che si è subito inginocchiato di fronte al vinile viola dei ragazzi e, dopo averlo messo sul piatto, ha fatto un tuffo nel passato. Avevamo già  parlato nel Weekly Radar dedicato alla band di quali erano le loro caratteristiche sonore e questo disco è davvero la summa del loro percorso musicale.

Mark non sbaglia un ritornello, non manca una melodia, non fallisce un giro di chitarra, paga i suoi struggenti tributi (arrivate in fondo a “Fair-Weathr Fool”, tanto per citare un brano, e ditemi se li non siamo nel mondo dei Teenage Fanclub…provate a non dirlo!), ci fa muovere testa e piedi nei pezzi più tirati e ci fa alzare l’accendino (non il telefono!!) nelle ballate, fa i suoi arpeggi classici così come sporca il suono a dovere e si ricorda pure della sua passione per lo shoegaze. Insomma, un disco per i fottuti nostalgici, orgogliosi di esserlo! Yeah!

Today is the official release day for our first proper full length album, SODO Pop! It’s streaming now in its entirety…

Pubblicato da Supercrush su  Venerdì 9 ottobre 2020