The Avalanches parte terza: La Mutazione. Archiviato il ventennale di “Since I Left You” (che verrà  comunque ristampato nel 2021) e dopo essersi sbloccati con “Wildflower” quattro anni fa, Robbie Chater e Tony Di Blasi tornano in pista con ben venticinque nuovi brani e una folta lista di ospiti e collaboratori invitati a una nuova puntata del party più pazzo del mondo. Immancabili i samples (ingegnoso quello tratto da “Glow Worms” di Vashti Bunyan in “Reflecting Light”) che non dominano questo nuovo disco anzi compaiono meno, sostituiti da voci in carne e ossa.

Un punto d’arrivo per la coppia Chater Di Blasi che ormai può chiedere e ottenere l’aiuto di chiunque, concedendosi perfino il lusso di scegliere un’immagine della scrittrice Ann Druyan e inserirla in copertina dopo averla rielaborata con uno spettrografo, trasformata in suono e poi riconvertita (tutto merito dell’artista Jonathan Zawada). La storia d’amore tra Druyan e Carl Sagan fa da sfondo a un album dove le classiche good vibrations diventano cosmiche e coloratissime come già  si poteva ampiamente prevedere ascoltando i numerosi singoli pubblicati a cadenza regolare nei mesi scorsi.

Un intenso Blood Orange, Rivers Cuomo, Tricky, Johnny Marr, il timbro caldo di Leon Bridges, Jamie xx, Andrew Vanwyngarden dei MGMT, Kurt Vile, Sananda Maitreya, Perry Farrell, Neneh Cherry, Karen O, Pink Siifu, Cornelius, Mick Jones. Sono solo alcuni artisti che compaiono tra le note di “We Will Always Love You”, un cast variopinto e musicalmente eclettico.

Ritmi lenti e rilassati a basso coefficiente di bpm , la voce narrante che lega brani molto diversi tra loro e si alterna spesso a quella degli ospiti. Nessuno si dà  arie da primadonna, giocano tutti per la squadra capitanata da Chater e Di Blasi. Un derby amichevolissimo in cui spiccano Perry Farrell che si riscopre sciamano psichedelico in “Oh The Sunn!”, un Tricky tuttofare impegnato in due brani, il trio di “Take Care In Your Dreaming” che vede i The Avalanches fare spazio anche al rap d’autore con la partecipazione di Sampa The Great.

Karen O e Neneh Cherry vivaci e a proprio agio, Rivers Cuomo dei Weezer leggero e brioso in “Running Red Lights” e poi c’è Cornelius, vero idolo di Robbie Chater che affronta “Music Is The Light” con nipponico rigore. “We Will Always Love You” è una caleidoscopica maratona tra dance e elettronica filtrate dalla sensibilità  iper pop che i The Avalanches confermano di possedere.