Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

VIAGRA BOYS
Welfare jazz
[YEAR0001]
Release date: 8 gennaio

Ironici, dissacranti, (post) punk, deliranti, stravaganti. Quante cose potremmo dire sui Viagra Boys? Sta di fatto che il nuovo album è molto atteso. Il cantante Sebastian Murphy dice: “Abbiamo scritto queste canzoni in un momento in cui avevo una relazione stabile, prendevo droghe ogni giorno e facevo lo stronzo. Non mi sono reso conto davvero di quanto fossi stronzo fino a quando è stato troppo tardi e gran parte del disco ha a che fare con l’affrontare il fatto che mi ero posto degli obiettivi sbagliati“. Con simili premesse le aspettative sono alte.


SLEAFORD MODS
Spare Ribs
[Rough Trade]
Release date: 15 gennaio

Benchè alcune canzoni del nuovo disco siano state scritte prima della pandemia, Jason Williamson sostiene che lockdown e covid siano stati di grande ispirazione per il resto del lavoro. anche se poi, a quanto sembra altri temi del disco saranno la politica e l’isolamento. Come dice Jason: “Devi starci dentro con la testa“.

SHAME
Drunk Tank Pink
[Dead Oceans]
Release date: 15 gennaio

“Drunk Tank Pink” arriva a due anni di distanza dall’ ottimo esordio “Songs of Praise”. Il nuovo album degli shame è stato prodotto da James Ford ed è oviamente influenzato dalla situazione attuale: “Diventi più consapevole di te stesso quado la musica si ferma e resti in silenzio, racconta Charlie Steen, cantante degli shame, il nuovo disco parla di questo silenzio“.

STILL CORNERS
The Last Exit
[Wrecking Light Records]
Release date:
22 gennaio

Si rivedono Tessa Murray e Greg Hughes che, a distanza di due anni di distanza da “Slow Air”, tornano con la loro mescolanza suggestiva mix di dream-pop, melodie morbide, indie-rock e synth pop. Siamo pronti ancora una volta a sognare dolcemente con loro.

KIWI JR
Cooler Return
[Sub Pop Records]
Release date:
22 gennaio

Dopo “Football Money” le nostre aspettative sui frizzanti Kiwi Jr sono altissime e, se stiamo a vedere i singoli apripista, possiamo solo dire che anche questa volta ci sarà  da divertirsi, con questo piglio tra Pavement e Ramones, garantisce Sub pop!

THE NOTWIST
Vertigo Days
[Morr Music]
Release date: 29 gennaio

Uno di quei nomi sul quale potremmo dire di andare sul sicuro. I singoli anticipatori ci piacciono. Il disco si presenta come ricco di ospiti e collaborazioni. Siamo molto fiduciosi.

GOAT GIRL
On All Fours
[Rough Trade]
Release date: 29 gennaio

Dove andrà  a parare questo disco delle Goat Girl che arriva a tre anni dal buon esordio? I comunicati stampa del caso parlano di argomenti importanti come ingiustizia e pregiudizi sociali, esplorando il benessere globale, umanitario, dell’ambiente con l’utilizzo frequente di synth sci-fi, progressioni di accordi fuori tempo, drum machine analogiche, vari stili vocali e chitarre rumorose.

CLAP YOUR HANDS SAY YEAH
New Fragility
[CYHSY, Secretly Distribution]
Release date: 29 gennaio

Passano gli anni e la discografia dei ragazzi di Brooklyn (che nel frattempo hanno una line up ben diversa dagli esordi) aumenta, ma la speranza, per ora disillusa, è che riescano a (ri)trovare la verve e la frizzantezza degli esordi. Ci riusciranno questa volta? Noi ci speriamo sempre…

ARLO PARKS
Collapsed In Sunbeams
[Transgressive Records]
Release date:
29 gennaio

Non possiamo certo dire che la fanciulla di South London non abbia parecchi occhi puntati addosso per questo esordio. Ma le sue fortune sono state costruite grazie a una buona gavetta e a singoli decisamente pregevoli. A quanto dice la cara Arlo Parks:Questo album rappresenta una serie di vignette e ritratti intimi che hanno circondato la mia adolescenza e le persone che l’hanno influenzata. Si basa sullo storytelling e sulla nostalgia, sarà  universale ma anche molto specifico“.

BALTHAZAR
Sand
[Play It Again Sam]
Release date:
29 gennaio

Il gruppo musicale belga arriva al quinto disco e sembra avere le idee ben chiare: “Abbiamo fatto molte cose che non avevamo mai fatto prima d’ora, come ad esempio usare tanti sample di batteria o il bass synth. Quindi è stato pazzesco. Abbiamo realizzato l’ album in maniera moderna: per le restrizioni imposte a causa della pandemia ci siamo trovati a lavorare separati e a chiacchierare tra di noi attraverso un computer. C’è un tema che ricorre in tutte le canzoni, ovvero l’attesa, l’irrequietezza, l’essere incapaci di vivere il momento o riporre fiducia nel futuro. Siamo arrivati ad un punto delle nostre vite in cui dobbiamo considerare tutte queste cose, ecco perchè l’album si intitola Sand, perchè prende il suo nome dalla sabbia che c’è nella clessidra“.