Il disco d’esordio di Gregorio Sanchez è una calda e vibrante ventata che accarezza il cuore di chi lo ascolta portandolo a esperire svariate emozioni.

L’album svela un panorama inedito e affascinante, caratterizzato dalla presenza di un fantasma triste che si aggira in una bellezza leggera e impalpabile.
La copertina del disco ci aiuta ad ingaggiare immediatamente l’orbita del pianeta Gregorio Sanchez, grande amante della montagna e del suo profondo silenzio.
Le canzoni di Gregorio sono molto comunicative e piacevoli, a volte ironiche e buffe, quasi sempre struggenti.
Ascolti il disco una volta e ti sembra già  di conoscere l’artista, di sentirlo vicino, di comprenderlo a fondo. Questo denota una grandissima capacità  compositiva ed espressiva.
I testi sono delle riflessioni sul modo di vivere delle persone, con un punto di vista tra le nubi, filtrato dalla sensibilità  di Gregorio che riesce a esprimere le sue incertezze e le sue certezze, incastrandole in un unico suono piacevolissimo ed emozionante.

“Dall’altra parte del mondo” è un’opera prima che racchiude dieci brani più una demo take: dieci canzoni che presentano lo scenario artistico del cantautore bolognese in stanza a Milano, più una perla per conoscere meglio il processo di scrittura e di produzione dietro Gregorio.
Nel disco si riconosce certamente un approccio compositivo caratterizzato dall’utilizzo di chitarra e voce, anzi, la musica di Gregorio Sanchez è letteralmente costituita esclusivamente dal suono della sua chitarra e dalla voce di chi la suona. Il che risulta quasi difficile a credersi dato l’appagamento sonoro che l’ascoltatore percepisce ascoltando il disco.

I singoli che hanno anticipato “Dall’altra parte del mondo” sono oggettivamente i brani meglio riusciti, su tutti: “Dopo Marte”, “San Giuliano” (in doppia veste di brano e di demo take in fondo al disco) e la title track “Dall’altra parte del mondo”, tre tracce davvero incantevoli.
L’album è un’opera di valore, concepita e realizzata da un autore dotato di notevoli capacità  artistiche da declinare in musica.
Il fatto che ci siano tratti, perchè ci sono, di acerbità  in alcuni brani del disco, non fa altro che ricordarci che “Dall’altra parte del mondo” è un disco d’esordio, e che Gregorio Sanchez ha appena scalato la collinetta di San Siro. Ma lui ama la montagna vera, il suo percorso è quindi solo al principio.

La sua avventura deve ancora seriamente cominciare, il che rende il tutto ancora più emozionante.