Milella è giovanissimo, e quello di oggi per lui è un esordio che vale tanto. Sia ben chiaro: sotto le vesti brillanti dell’esordiente si nasconde – e in piena vista – la consapevolezza autorale di una penna che i suoi esercizi di stile li ha portati a termine da un po’, e che sembra oggi pronta a lasciare la propria firma sul release friday  della scena nazionale.

Il preambolo di contestualizzazione iniziale era necessario per aprire le orecchie su tre minuti di poesia che trovano proprio nella scelta delle parole il proprio  quid  essenziale, la propria sacrosanta dignità  d’esistenza: nella struttura compatta del pezzo non si insinuano infiltrazioni retoriche di clichè, rendendo l’avvicendarsi delle parti utile a dare il giusto slancio all’esplosione di colore di un ritornello riuscito, arricchito dalle sfumature timbriche di una produzione intelligente (curata da ALTROVE per Revubs Dischi) perchè capace di barcamenarsi tra itpop e scuola d’autore, scegliendo come pietra di volta la tempra evergreen dell’andante rock.

Insomma, “Guerre Stellari” resta un primo vagito, ma preparato a lungo nel buio di camere distanti tra loro anni luce, spazi siderali; e per quanto embrionale, già  si avverte il bagliore lontano (ma non così tanto) di una nuova stella che confidiamo possa confermarsi, e presto, sole nascente.

Che le meteore musicali, a noi di IFB, ci hanno stufato eccome.

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