Planet 1999 ovvero la prima band a firmare per la tanto amata / odiata PC Music, etichetta londinese fondata da Alexander Guy Cook (A. G. Cook) nel 2013, presto salita agli onori della cronaca per l’estetica colorata, riconoscibilissima e l’attenzione al mondo dell’elettronica non (ancora) mainstream spesso combinata con il pop più surreale e fuori dagli schemi. Il supporto esterno fornito al progetto SOPHIE e il rapporto ben più stretto con Charli XCX e Hannah Diamond hanno trasformato la PC Music in un’osservata speciale per chi è a caccia della next big thing su cui puntare.
La vocalist Caro e i fratelli Charles e Alex sono cresciuti in Francia ma hanno fatto presto le valigie per trasferirsi a Londra, hanno una mascotte chiamata Zippy e condividono col variopinto catalogo PC l’uso delle voci femminili distorte, processate e sovrapposte senza però alcuna traccia dell’intento parodistico spesso messo goliardicamente in pratica dagli altri artisti della label. Charli XCX li ha scelti per co – produrre “February 2017” coinvolgendoli anche nel progetto Nasty Cherry e sponsorizzando ampiamente i loro singoli.
“Devotion” è la deluxe edition dell’EP uscito lo scorso marzo, arricchita da tre remix. Brani che partono da una linea di sintetizzatore su cui i Planet 1999 costruiscono in piena libertà, ricordando a volte i primi Crystal Castles con un’attitudine ben più melodica evidente soprattutto nel singolo “Party”, in “Replay” e nella title track che trasportano in pieno clima anni ottanta.
Caro, Charles e Alex definiscono la propria musica “minimalistic shoegaze loop with over-processed vocals on top of it” ma dello shoegaze hanno soprattutto la vena malinconica che tinge alcuni momenti di “Awake” e “Night”. I tre remix (quello dai toni giocosi vicini al pop ipnagogico di Dinamarca e la techno di A. G. Cook, l’elettronica soft sfoderata da DJ Lostboi) rendono ancor più complesso il mix d’emozioni dei Planet 1999, un trio che ha ancora molto da dimostrare e tanta voglia di farlo.