Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

New York è una città  stimolante, a volte può sopraffarti per i suoi ritmi e i suoi capricci ma Sabrina Fuentes sembra trovarsi estremamente a suo agio tra le varie opportunità , soprattutto culturali, che la Grande mela sa offrire a chi è pronto a ricevere. Si serve dei social per condividere le sue riflessioni su questioni sociali e politiche, trova ispirazione respirando i sapori, i rumori, l’energia di una città  che non ha pari nel mondo. Sabrina ama la fotografia, fare video e le ceramiche. A sedici anni si era già  conosciuta come modella, sfilando per i noti marchi di moda Alyx, Converse e Stussy. Ma quello che lei adora è suonare il basso e scrivere canzoni. Canzoni che possano renderla felice, al di là  di qualsiasi aspettativa.

La immaginiamo quindi imparare le prime scale di basso ascoltando la musica che predilige:  Hole, Smashing Pumkins, Garbage, Pixies, soprattutto Bjork. Band che hanno fatto la storia della musica rock alternativa degli anni ’90.

Nasce quella che è la prima formazione, tutta al femminile, a cui Sabrina dà  il nome  Pretty Sick (ai tempi aveva tredici anni) con le amiche Ella Moore e Eva Kaufman. Con poca timidezza le tre ragazze cominciano a esibirsi nei migliori locali DIY della città .

Eccole al Silent Barn nel giugno del 2017.

Nell’ottobre del 2017 pubblicano il loro EP autoprodotto, “Pretty Sick”, appunto.

Un anno dopo fa capolino il singolo “Dump” con Sabrina alla voce e al basso ma con alla chitarra Wade Oates e Austin Williamson alla batteria. (Ella  ed  Eva sono costrette a lasciare la band per motivi scolastici)

Questo brano ha una qualcosa di magico, quel mantra che apre e chiude il gioco, la cantilena del verso, ipnotica, claustrofobica.

“Are you always gonna be hanging around”

“Born stupid  useless  Needs to be Taken care of I need some Assistance Self assurance From years of     Persistance  Pour out of me  I give all theres to give”

Accompagnato da un video che viene ben descritto in un commento su Youtube “oh mio Dio, alcuni di questi video, amico, mi sento come se stessi peccando quando guardo, devo legittimamente distogliere lo sguardo”

Nell’aprile del 2019 viene pubblicato il singolo “Telephone” accompagnato dal relativo video.

Geniale l’outro con la chitarra a seminare spigoli taglienti sul percorso finale.

Mentre Sabrina si trasferisce a Londra per studiare musica contemporanea al Glodsmiths (University of London), la band trova casa presso la indie label Dirty Hit (Beabadoobee,  The 1975 ).   L’EP “Deep Divine” esce il 29 Ottobre 2020. Alla band si aggiunge l’amico Orazio Argentero al basso. Vecchi e nuovi brani   elaborati durante l’anno precedente, nei periodi in cui Sabrina tornava da Londra. Pezzi che assorbite le sonorità  grunge si manifestano con svariati colori e sfumature, sfoggiando melodie sempre originali, chitarre che sanno essere taglienti e incisive solo quando serve, sezione ritmica di tutto rispetto. I testi riflettono ovviamente le esperienze di Sabrina, che ama vivere in un presente sorretto da un passato intenso e ricco di esperienze.

Due singoli precedono l’uscita dell’EP: “Allen Street” e “Angel Landing”.

Nothing’s gonna last forever!“, nulla dura per sempre. E’ il monito di questo pezzo che vorremmo non finisse invece mai. Alt rock anni ’90 con un finale che cresce come uno tzunami con chitarre che tagliano la carne e fanno sanguinare.

“Angel Landing” si sviluppa dalla base ritmica basso-batteria molto grezza e la voce sorniona di Sabrina. La chitarra entra nel ritornello dando un tocco geniale al brano.

Nello stesso giorno della pubblicazione dell’EP esce il video di Superstar

Il video è girato in una pista di pattinaggio a Londra usando un iPhone e una videocamera con diversi stili di illuminazione e proiezioni. Mixato dall’amica Ophelia Horton, l’effetto finale è molto psichedelico e romantico. Viene abbandonato lo stile nostalgico della tecnica VHS usata in Dumb.

In una recente intervista venne chiesto alla Fuentes cosa volesse che la gente sapesse della band. La sua risposta è in un certo senso illuminante, forse perchè molti di noi (e se state leggendo questo articolo farete di certo parte di questo genere di persone) si rispecchiano, almeno concettualmente, nelle parole contenute nella risposta:

Suppongo che quello che voglio è che le persone sappiano che la musica mi ha salvato la vita, e sono molto serio al riguardo. Il rock and roll mi ha salvato la vita e se ha fatto così tanto per me, probabilmente potrebbe farlo anche per te. Penso che ci siano molte persone che cercano qualcosa in cui credere, uno stile di vita, ma non sanno più dove trovarlo. E voglio ricordare che puoi ancora essere salvato e portato in un posto più felice dalla musica, dalle persone intorno a te e dal modo in cui pensi. Questo è quello che voglio che la gente sappia di Pretty Sick

Una band dal grande potenziale e una frontwoman dalla spiccata personalità  con litri di carisma da vendere. L’impresa è quella di riuscire a diventare una band famosa? E’ un’idea romantica o solo idiota romanticismo?   Migliaia di stupendi occhi vi stanno però osservando cari Pretty Sick. Non deludeteli.

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Pretty Sick: Bandcamp