Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

SUN JUNE
Somewhere
[Run For Cover/Keeled Scales]
Release date: 5 febbraio

Di fronte a delle note stampa così, beh, come possiamo non avere alte aspettative? “‘Somewhere’ mette in mostra una delicata ma pronunciata maturazione del suono dei Sun June, un secondo disco che parla di amore, undici canzoni che irradiano desiderio e un suono più vario. Un marcato passo avanti rispetto alla band del disco di debutto, ma anche un gruppo ancora una volta n grado di trasportare l’ascoltatore in un nuovo affascinante paesaggio, uno che si trova da qualche parte tra il paese e la città , tra la testa e il cuore; nè qui nè lì, ma certamente da qualche parte“.

BLACK COUNTRY, NEW ROAD
For The First Time
[Ninja Tune]
Release date: 5 febbraio

La nuova (ma ormai non più così nuova) scena post-punk inglese si tinge di sperimentalismo e incursioni quasi nel jazz d’avanguardia. La band fa crescere la tensione, sporca il suono, lascia libera la sua vena creativa e ci cattura tanto nelle dissonanze quanto in momenti più pastorali. Occhi apertissimi su di loro…

FOO FIGHTERS
Medicine at Midnight
[RCA]
Release date: 5 febbraio

Sui Foo Fighters c’è ben poco da dire. Album ovviamente attesissimo. In questo caso Dave Grohl fa balenare una voce: “Il disco avrà  qualcosa a che fare con “Let’s Dance” di David Bowie“. Siamo pronti per vedere, per ora su tre singoli diciamo che il piglio vagamente Metallica di “No Son Of Mine” è quello che ci ha convinto di più.

THE STAVES
Good Woman
[Atlantic Records]
Release date:
5 febbraio

Ritornano le tre sorelle di Watford con il loro pop-folk vicino alle sonorità  di Joni Mitchell. Se nelle uscite precedenti tutto sembrava abbastanza classico, a quanto sembra in questo disco il suono ha preso vie più ampie. Sono le tre sorelle stesse che parlano dell’album. Emily: “Trovi la forza nella vulnerabilità , nella bellezza e nella tristezza e la magia nella disperazione. Abbiamo perso così tanto, ma abbiamo trovato così tanto. Qualcosa è cambiato in noi quando è morta nostramadre e ci ha fatto fare il disco così. Siamo diventati più impavide“. Camilla: “Si tratta più che altro di cercare di appropriarsi di questi eventi e di non lasciare che la tristezza o il dolore ti dominino“. Jessica: “Amore, perdita, cambiamento e il tentativo di essere una buona persona, una buona donna“.

LONDON GRAMMAR
Californian Soil
[Sub Pop Records]
Release date:
12 febbraio

Decisamente atteso questo nuovo album della dream-pop band inglese. Per Hannah Reid il fulcro del disco è la ripresa della propria vita dopo aver combattuto contro la misoginia presente nell’industria discografica: il successo è qualcosa che viene ricercato ma che poi, quando arriva, può essere deletereo e può presentare più ombre che luci, sollevando dubbi e domande. Per ora singoli suggestivi, arrangiamenti preziosi, incedere ritmato e incalzante e rimandi al trip-hop, così come a qualcosa di più avvolgente.

DJANGO DJANGO
Glowing In The Dark
[Beacause Music]
Release date: 12 febbraio

A distanza di tre anni dal loro precedente album, “Marble Skies”, i Django Django realizzeranno il loro quarto LP, “Glowing In The Dark”, il prossimo 12 febbraio via Beacause Music. Il nuovo disco è stato prodotto dalla stessa band londinese e contiene il recente singolo “Spirals” e “Waking Up”, una canzone che vede la partecipazione di Charlotte Gainsbourg. “Abbiamo messo molto amore in questo album e speriamo che renda questi tempi folli un po’ più luminosi“, afferma il gruppo inglese nella press-release. “Pensiamo che sia ancora il nostro migliore.”

MOGWAI
As the Love Continues
[Temporary Residence Ltd./Rock Action]
Release date: 19 febbraio

In origine, come ci dicono le note stampa, “As The Love Continues” doveva essere registrato in America, ma la pandemia ha obbligato la band a stabilirsi nel Worcestershire con il produttore Dave Fridmann dall’altra parte dell’Oceano, quasi come un oppressore orwelliano. Queste necessità  legate alla pandemia sono diventate presto routine, e hnno permesso loro di guadagnare tempo.
Impossibilitati ad esibirsi con il nuovo album, Stuart Braithwaite spera che la musica riesca a portare l’ascoltatore in un luogo differente da quello in cui ci si trova “a meno che tu non sia in un posto bellissimo e allora perchè stai ascoltando della musica così strana?

TINDERSTICKS
Distractions
[City Slang]
Release date:
19 febbraio

Stuart A. Staples “ci mette in guardia” da questo diso. “‘Distractions’ è l’opposto di “No Treasure But Hope”. Non è un album sul lockdown ma penso che la reclusione abbia fornito l’opportunità  di svilupparsi a qualcosa che stava già  accadendo“. Le note stampa parlano di minimalismo e sicuramente un brano come “Man Alone (Can’t Stop the Fadin’)” ce lo conferma.

MAXIMO PARK
Nature Always Wins
[Prolifica Inc [PIAS]]
Release date:
26 febbraio

Sta avedere che stavolta i Maximo Park rialzano la testa sul serio e ci consegnano un disco all’altezza dei loro primi lavori. Per ora i singoli sono tutti di ottimo livello e la fiducia è parecchia! Le note stampa ci dicono questo: “Nature Always Wins è una sorta di esame approfondito sulla nozione del sè , dell’identità  in quanto band e di quella dell’umanità  in generale. Il titolo dell’album fa riferimento al famoso dibattito Natura contro Cultura. L’argomento di discussione è se il cambiamento è in grado di avvenire sotto l’influenza del tempo, della prospettiva e dell’ambiente, o se siamo destinati ad essere vincolati dalla nostra genetica, chiedendoci “chi siamo, chi vogliamo essere e abbiamo controllo su tutto ciò?”

CLOUD NOTHINGS
The Shadow I Remember
[Carpark Records]
Release date: 26 febbraio

Siete pronti per quello che le note stampa definiscono come “il loro lavoro più emotivamente carico e aggressivo di sempre“? Non possiamo certo dire che l’energia e la grinta siano mancati ai Cloud Nothings, quindi l’attesa speriamo sia ben ripagata. Per ora i singoli fanno il loro dovere, tra power-pop fatto di chitarre ruvide, velocità , suoni sporchi e urla sguaiate. Ne vedremo delle belle?