Lo spirito cangiante dei giapponesi For Tracy Hyde prende il controllo anche questa volta e così il nuovo album “Ethernity” non solo ci sorprende per essere temporalmente vicino al pregevole “New Young City” ma ci cattura per uno spirito alt-grunge che s’insinua tra le pieghe del guitar-pop più classico che già  conoscevamo per questa band. Che ai For Tracy Hyde piaccia cambiare lo abbiamo ormai capito e la loro discografia, così ricca di influenze e variazioni, ce lo dimostra, ma sentire chitarre così power e addirittura profumi grunge (ma non solo attenzione, perchè emerge anche un lato popedelico che ben poco conoscevamo), beh, ci ha sorpreso non poco. Il fatto è che questi ragazzi, musicalmente parlando, qualsiasi cosa tocchino diventa oro, quindi passato il primo attimo che coincide con la sorpresa, ecco che l’esaltazione si fa subito strada.

Concept album sull’America, le sue illusioni, le sue discrepanze e le promesse non mantenute, “Ethernity” non ha alcun cedimento sul piano melodico visto che i ragazzi giapponesi hanno, anche questa volta, una scrittura cristallina quando si tratta di sfornare ritornelli vincenti. Hanno realmente la melodia nel sangue i For Tracy Hyde e quello che sorprende è come la incastonino senza alcuna difficoltà  in frangenti mai così muscolosi (con “Chewing Gum USA” siamo nel grunge più totale). Ma attenzione perchè chi era rimasto innamorato dello shoegaze e del guitar-pop del disco precedente troverà  ancora pane per i suoi denti (“Orca” per il lato più sonico e “Just Like Fireflies” o “Welcome To Cookieville” per l’aspetto più immediato), insieme a vere e proprie bordate power-pop (“Desert Bloom”) che lasciano senza fiato, così come l’arrivo di una componente più poedelica “made in USA” che rimanda a band come i Catherine per quella perla che risponde al nome di “City Limits”. D’antologia il finale con “スロゅボートのゆくえ” che guarda più agli anni ’80 (con quel piano, il sax e quelle rifiniture di chitarra) che ai ’90: come abbiamo detto se non ci sorprendono i For Tracy Hyde non sono contenti!

La chiacchierata era doverosa e i For Tracy Hyde si sono messi a completa disposizione per noi in tutti i suoi effettivi…meglio di così non si poteva chiedere…

Ciao ragazzi, come state? Come state vivendo questa pandemia?
eureka (Vo./Gt.): A causa del mio lavoro non posso lavorare da casa, quindi il mio ambiente di lavoro non è cambiato. è solo che ci sono più restrizioni per quanto riguarda i divertimenti.
Natsubot (Gt./Vo.): Ironicamente, la vita sotto la pandemia è stata molto più vantaggiosa per me. Ora lavoro completamente da casa, e ho usato il mio tempo libero per fare esercizio, fare musica e guardare film. Ho anche preso la nuova abitudine di cucinare piuttosto che mangiare fuori. Grazie a tutto questo, sono rimasto sano sia fisicamente che mentalmente.
U-1 (Gt.): Personalmente trovo ci sia stato qualche effetto positivo, come meno gente per le strade e viaggi in treno meno affollati per andare al lavoro, ma d’altra parte, le cose che aspettavo con ansia sono state continuamente rimandate: a volte c’è la sensazione che la vita sia stata spreca a causa coronavirus. Una cosa positiva è che ho fatto buon uso del mio tempo libero per finire la mia chitarra su misura a cui stavo lavorando, l’ho ricevuta finalmente lo scorso settembre.
Mav (Ba): Il mio posto di lavoro si è trasferito totalmente al domicilio come misura antipandemica, e così, come risultato, il mio già  duro lavoro ha iniziato a erodere la mia vita privata e a distruggere il mio stile di vita, così ho deciso di cambiare lavoro (e ti dico che anche tutti i miei colloqui di lavoro sono stati fatti online). Ovviamente anche con il mio nuovo lavoro sono ancora a casa e mi manca il viaggio in treno verso il lavoro, perchè mi serviva in realtà  come un’opportunità  per ascoltare la musica con attenzione.
soukou (Dr): Non è cambiato nulla in particolare, ma avere meno gente intorno sul treno o in città  mi ha fatto molto bene.

Queste nuove canzoni sono nate durante i 2 anni dall’album precedente o sono invece materiale più recente?
eureka (Vo./Gt.): La decisione di fare questo album è stata presa improvvisamente, quindi le canzoni sono state fatte abbastanza di recente.
Natsubot (Gt./Vo.): In realtà , non avevamo in programma di fare nulla l’anno scorso. Speravo di passare tutto l’anno a preparare il nostro prossimo lavoro, ma a luglio la nostra etichetta ci ha improvvisamente chiesto di far uscire qualcosa entro la fine dell’anno, e così abbiamo tirato fuori questo album (anche se ci è voluto fino a gennaio 2021 per finirlo). Per quanto riguarda le mie composizioni, “Sister Carrie” è una rielaborazione di un demo che ho fatto diversi anni fa per una band in cui cantavo, mentre tutto è stato scritto dopo la scorsa estate.
U-1 (Gt.): è tipico per noi aumentare il numero delle canzoni su cui lavorare man mano che il percorso su un album procede e lo stesso vale per questa volta.
Mav (Ba): Per quanto riguarda “Welcome to Cookieville”, questa canzone è basata su un demo che ho fatto intorno al 2016 per il mio progetto solista. “The Nearest Faraway Place” è stata scritta su richiesta di Natsubot per fare una canzone alla Julien Baker. Queste canzoni sono state finalmente completate più tardi nel processo di registrazione.
soukou (Dr): Per questo album (e anche per il precedente), molte canzoni sono state registrate prima di essere eseguite dal vivo, quindi abbiamo avuto più difficoltà  a lavorare sugli arrangiamenti.

L’album “he(r)art” guardava alla vita urbana in una città . Ora il vostro sguardo sembra essersi allargato: il nuovo disco parla dell’America. Come mai questo cambio di prospettiva?
Natsubot (Gt./Vo.): Ho passato i miei primi anni di vita negli Stati Uniti e quindi passo spesso del tempo a pensare all’America. Ciò che mi ha preoccupato l’anno scorso è stata l’apparente perdita dell’immagine positiva dell’America, quella che derivava dai miei ricordi e dalla cultura pop: il movimento Black Lives Matter, l’amministrazione Trump e la pandemia del Coronavirus hanno evidenziato quanto sia pericoloso lo stato in cui si trova attualmente il paese. Ecco perchè ho voluto incapsulare le mie fantasie – o presunte tali – sull’America in un’opera.
Mav (Ba): Natsubot propone il concetto di ogni album, quindi non è che io abbia suggerito qualcosa, ma i recenti eventi in America, specialmente intorno alle elezioni presidenziali, hanno davvero mostrato quanto l’America e il mondo siano divisi e quanto siano divergenti i nostri modi di vedere l’America e il mondo. è stato molto scioccante per me. Ora che la realtà  sta superando la finzione, penso che sia opportuno per noi pubblicare un’opera usando l’America, un simbolo dello stato attuale del mondo, come elemento principale.
U-1 (Gt.): Il tema dell’album ha allargato anche la mia prospettiva e ho imparato molto, quindi penso che sia un concetto decisamente significativo.

Avete avvertito i vostri fan che in questo album ci sarebbe stato un cambiamento di suono: sicuramente chi vi conosce bene sa che in ogni album aggiungete nuovi suoni. Mi piace questo, siete una band che sembra avere molte anime. Cosa ne pensi?
eureka (Vo./Gt.): Credo che i nostri fan ci vedano come una band che cambia direzione ad ogni album, e questa è anche la nostra intenzione. Penso che questo album tradirà  anche i preconcetti delle persone al di fuori della nostra fanbase, in senso buono.
Natsubot (Gt./Vo.): Vedo spesso persone sia dentro che fuori dal Giappone descriverci come una “shoegaze band”, ma mentre amiamo lo shoegaze, non passiamo tutto il nostro tempo ad ascoltare solo quello e il genere non è il nostro unico obiettivo. Sono orgoglioso che possiamo riflettere i nostri ampi interessi nella nostra musica. A dire il vero la nostra varietà  e flessibilità  complica la possibilità  di farsi degli “amici musicali” perchè non ci inseriamo in nessuna scena particolare.
U-1 (Gt.): Questo è ciò che i ragazzi che seguono le orme di Shibuya-kei (ndr: genere musicale nato dalla commistione tra musica elettronica e pop, appartenente alla categoria del J-pop) finiscono per essere lol
Mav (Ba): Mi piacciono i gruppi che fanno diversi tipi di canzoni senza essere limitati dai generi, quindi spero che la gente ci veda così. Un rimpianto che ho riguardo al nuovo album è che, all’inizio, Natsubot mi ha chiesto se avessipotuto fare musica hair metal o country, ma non potevo perchè non avevo le capacità  e le idee per farlo.
soukou (Dr): Ovviamente i musicisti dovrebbero ascoltare molti tipi di musica, ma penso che sia una benedizione essere inserito in un ambiente sonoro che posso evidenziare nel mio modo di suonare.

Mi sbaglio o nella prima traccia (“Dream Baby Dream”) è possibile ascoltare un riferimento al tema di Twin Peaks?
Natsubot (Gt./Vo.): Hai assolutamente ragione. Ho approfittato del tempo libero portato dalla pandemia e mi sono messo a guardare tutta la serie e il film e ne sono stato totalmente assorbito. Un aspetto interessante dell’adolescenza in America è che la gioventù si intreccia spesso con il sesso, la droga e la violenza, e Twin Peaks incapsula perfettamente questo. In tutto l’album, ci sono motivi ispirati alla serie sia nella musica che nei testi.

Adoro “Just Like Fireflies”, mi sembra proprio la canzone perfetta che può fare da ponte tra il vecchio disco e questo nuovo, cosa ne pensi?
Natsubot (Gt./Vo.): Questo è quello a cui miravo, ed è il motivo per cui la canzone è posizionata dove si trova. Penso che siamo comunemente percepiti come una band ispirata dallo shoegaze e dal dream pop britannico, ma con questa canzone volevamo presentare una versione più americanizzata del dream pop con passagi più ruvidi e ritmi più pesanti.
eureka (Vo./Gt.): Non è toccante il passaggio dopo il secondo ritornello? è una delle mie canzoni preferite dell’album.
U-1 (Gt.): Può sembrare che stiamo solo facendo quello che facciamo di solito, ma se torni a questa canzone dopo aver finito tutto l’album, potresti notare qualcosa di nuovo.
Mav (Ba): Ho puntato ad un suono pesante da basso americano, usando il drop tuning e regolando il bilanciamento dei pickup per ottenere un tono di precisione simile al basso, ma i passagi che suono sono ispirati da “Sistine Chapel Ceiling” degli Adorable e “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division, quindi il suono del basso è una fusione di stili inglesi e americani.
soukou (Dr): In questa canzone ci sono elementi che prefigurano il drumming nel resto dell’album, quindi si, spero proprio che serva da ponte tra i nostri stili passati e quelli attuali.

“Chewing Gum USA” è, forse, la canzone in cui vi spostate più dallo shoegaze al grunge americano. Come è nata questa canzone? Ci sono delle band grunge che avete sempre apprezzato?
Natsubot (Gt./Vo.): Volevo solo sorprendere tutti. Questo è tutto lol. Per quanto riguarda le band grunge, amo i Nirvana e gli Hum anche se sono consapevole che possa essere un clichè. Se dovessi nominare una band più recente, mi piacciono i Teenage Wrist. Il mio gruppo grunge giapponese preferito sono gli Art-School. Mi piacciono anche band come Swervedriver e Catherine Wheel che si collocano nello spazio tra lo shoegaze e il grunge.
U-1 (Gt.): Ovviamente i Nirvana. Mi piacciono anche i Meat Puppets e gli Smashing Pumpkins. Se dovessi nominare qualche band giapponese, adoro gli al.ni.co. Mi piacciono anche le canzoni grunge di band come Spiral Life, AIR e Wands.
soukou (Dr): Ad essere onesti, non mi piace molto il grunge più sporco. Sono piuttosto affezionato ai Dinosaur Jr.
Mav (Ba): Anche io non ascolto molto le band di grunge puro. Credo che la band più “grunge” che mi piace siano gli Swervedriver. Per quanto riguarda le band giapponesi, i Plastic Tree hanno alcuni pezzi grungy che mi piacciono.

Ci sono alcune canzoni in questo album che hanno davvero un muro di chitarre. “Desert Bloom” o “Sister Carrie” sono esempi lampanti. Sembra davvero che tu abbia voluto evidenziare la potenza del tuo suono in queste canzoni. Mi sbaglio?
Natsubot (Gt./Vo.): Ancora una volta, volevo sorprendere tutti, e volevo anche introdurre alcuni toni di chitarra ruvidi e rumorosi influenzati dall’alt rock americano, quindi è stato un risultato naturale. Forse ci siamo lasciati trasportare un po’ troppo da “Desert Bloom” lol.
eureka (Vo./Gt.): Ci siamo divertiti molto a suonare quelle due canzoni.
U-1 (Gt.): “Sister Carrie” è la mia preferita dell’album e penso di suonare molto bene su di essa. Sono stato in grado di riflettere le mie preferenze nei toni della chitarra e nei dettagli dei riff. Anche “Desert Bloom” è stata divertente, perchè siamo riusciti a fare cose che di solito non facciamo con la parte noise.
Mav (Ba): Per “Desert Bloom” volevo una sezione ritmica potente e selvaggia, quindi sono molto soddisfatto del risultato. Per “Sister Carrie”, ho fatto la bassline con una mentalità  diversa, cercando di bilanciare la pesantezza americana con il basso melodioso della musica J-Pop/Anime.
soukou (Dr): Mi piacciono i Sonic Youth, quindi sono contento di aver potuto inserire in “Desert Bloom” elementi Sonic Youth-ish così come influenze di Coaltar of the Deepers. Volevo che la batteria di “Sister Carrie” fosse prodotta in modo più leggero. Ad essere onesti mi piacerebbe ri-registrare la canzone, lol.

Nonostante alcune canzoni molto grintose, ci sono alcuni momenti più dolci e pop: Penso ad una canzone molto dolce come “The Nearest Faraway Place” o il sapore pop di “Radio Days”. La melodia è davvero parte del vostro DNA, vero?
Natsubot (Gt./Vo.): La mia esperienza musicale formativa è stata l’ascolto di gruppi degli anni ’60 come i Beatles e i Beach Boys quando ero un bambino, e mi piace anche il J-Pop, quindi è naturale che io apprezzi la melodia. Non mi è mai piaciuta la musica che manca di buone melodie e penso che le band che riescono a bilanciare melodia e sperimentalismo siano davvero forti.
U-1 (Gt.): Non è che io sia un suprematista della melodia, ma do per scontato che le nostre canzoni abbiano buone melodie. La cosa buona di noi è che le nostre canzoni hanno costantemente buone melodie messe su una vasta gamma di suoni, e penso che dovremmo continuare in questa direzione.
Mav (Ba): Alla fine ci classifichiamo come un gruppo J-Pop (o almeno io), quindi la melodia è importante per noi.
soukou (Dr): Se la melodia è buona, è più facile arrivare agli arrangiamenti di batteria, quindi questo aiuta molto.

“Orca” sembra indicare che l’anima shoegaze non è affatto scomparsa in voi. Cosa ne pensi?
Natsubot (Gt./Vo.): “Orca” è stato ispirato dalle recenti tendenze crossover grunge/shoegaze ed emo/shoegaze, e volevo che suonasse come Teenage Wrist. Ho pensato che il suono di chitarra delle profondità  marine dello shoegaze sarebbe stato un abbinamento perfetto per il tema della creatura di mare di cui parla la canzone.
eureka (Vo./Gt.): Non scrivo le canzoni quindi non posso davvero giudicare, ma mi piace la sensazione di andare alla deriva in un mare di chitarre così rumorose, quindi spero che possiamo continuare a suonare canzoni con elementi di shoegaze.
U-1 (Gt.): In questi giorni mi sono riproposto spesso la domanda: “Cos’è lo shoegaze?“.
Mav (Ba): Abbiamo sempre amato lo shoegaze come ascoltatori di musica, quindi credo che la componente shoegaze non scomparirà  mai dalla nostra musica.
soukou (Dr): Personalmente, le chitarre sono state mixate più forte di quanto mi aspettassi e la batteria è sopraffatta, quindi mi chiedo cosa ne penseranno tutti lol.

Avete un esempio dal disco di qualcosa che salta fuori che non vi aspettavate? Posso dirti qual è la canzone che mi ha colpito e sorpreso di più, cioè “City Limits”. A me sembra essere la canzone più “americana” di tutto l’album…
eureka (Vo./Gt.): Natsubot diceva di non voler cantare, così, mentre ci sono stati dei duetti negli album precedenti, sono rimasta sorpresa che prenda completamente il comando vocale in due canzoni di questo album. Personalmente mi è sempre piaciuto il suo modo di cantare, quindi sono piuttosto contenta!
Natsubot (Gt./Vo.): Non avrei mai pensato di poter fare una canzone come “Chewing Gum USA” con questa band. Sono felice di aver potuto prendere il pop discordante dei Nirvana e quelle progressioni di accordi e farle mie.
U-1 (Gt.): “Heavenly” è stato sorprendente in un certo senso. Come, “Stiamo ancora facendo canzoni come questa?lol. E si dà  il caso che sia la migliore canzone di questo tipo nella nostra carriera.
Mav (Ba): Circa la metà  di questo album è stata del tutto inaspettata. “Interdependence Day (Part II)” in particolare mi ha lasciato una forte impressione. Le due canzoni che ho scritto (“Welcome to Cookieville” e “The Nearest Faraway Place”) sono entrambe canzoni inusuali nella nostra discografia, quindi quando ho presentato i demo alla band ero piuttosto preoccupato.
soukou (Dr): Non mi aspettavo che un brano folk rock come “The Nearest Faraway Place” saltasse fuori. Penso che un album in questa direzione sarebbe interessante, quindi mi piacerebbe che Natsubot e Mav facessero un tentativo.

Il problema (legato alla musica) di questa pandemia è, ovviamente, l’impossibilità  di fare concerti. Quanto vi manca suonare dal vivo e stai considerando qualche soluzione alternativa?
eureka (Vo./Gt.): Dato che tutto è stato limitato, non ho avuto neanche lo spazio per sentirmi triste per via di non poter fare concerti. Tuttavia, quando abbiamo fatto un concerto con un limite di presenze, ho ricordato com’era esibirsi sul palco e mi ha scaldato il cuore, ed è stato allora che ho notato quanto mi siano mancati i concerti per tutto questo tempo. Immagino che non abbiamo altra scelta che fare cosi sotto queste restrizioni.
Natsubot (Gt./Vo.): Qui in Giappone, stiamo finalmente riuscendo ad esibirci davanti ad un pubblico a poco a poco, ma l’atmosfera non è più vivace come una volta e questo mi rende triste. Abbiamo anche sperimentato i livestream senza nessuno davanti a noi, ma senza un pubblico non è così eccitante. D’altra parte, abbiamo cercato di raggiungere i fan con cui di solito non possiamo interagire, come quelli d’oltreoceano. Abbiamo fatto un livestream gratuito su Youtube, caricato documentari del nostro tour in Asia del 2019 e il nostro show a Bangkok nel gennaio 2020.
U-1 (Gt.): Niente concerti significa meno soldi per le nostre attività  e con il nostro nuovo disco il bilancio potrebbe andare in rosso. Ma penso che sia una buona opportunità  per cercare di fornire cose diverse dai concerti, cose che possano piacere ai nostri fan.
Mav (Ba): Fare troppi concerti è estenuante, ma non fare nessun concerto è triste. I concerti con un’affluenza limitata + livestream sono sicuramente più comodi di quelli senza pubblico. Per i concerti fatti con gli AprilBlue lo scorso settembre, abbiamo stampato una zine in cui tutti i membri di entrambe le band hanno scritto una pagina ciascuno, ed è stato divertente. Penso che sarebbe interessante cercare alternative che vadano oltre al solo fare concerti e pubblicare materiale.
soukou (Dr): Non ho un debole per i concerti, quindi con sincerità  ti dico che non la vivo come una grossa perdita. In realtà , ora che i livestream sono diventati la norma, i concerti possono essere guardati indipendentemente dal luogo in cui si trovano, quindi ora è una buona occasione per approfittare della situazione attuale.

Grazie ancora ragazzi. C’è una canzone in questo album che ti piace particolarmente e che possiamo usare come colonna sonora per concludere questa intervista?
eureka (Vo./Gt.): La mia preferita è “Dream Baby Dream”. Mi piace perchè suona come il tema finale di una cupa serie di anime di fine anni ’90 o inizio anni ’00. Spero che un giorno potremo contribuire agli anicme con della musica nostra!
Natsubot (Gt./Vo.): Credo che la mia preferita sia “Heavenly”. Non mi piace molto il mio modo di cantare, ma penso che, in questa canzone, sia abbastanza buono. Anche il muro di suono psichedelico è molto bello.
U-1 (Gt.): “Sister Carrie”. Credo che mi piaccia questo tipo di musica. Mi piace sia ascoltare che suonare questa canzone. Vorrei continuare a suonare canzoni come questa per il resto della mia vita.
Mav (Ba): Dal punto di vista sonoro sceglierei “Desert Bloom” perchè è la canzone più veloce e più forte del disco! Come canzone a 360 °, incluso il testo, la mia preferita è “Radio Days”.
soukou (Dr): La suite “Interdependence Day” ha un’atmosfera davvero bella, e penso che il mio drumming vi si adatti abbastanza bene.

Photography: Kodai Kobayashi

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