Nuovo album per i Garbage, il numero sette di una band che non troppi anni fa sembrava solo un ricordo del passato. Rivedere Shirley Manson, Butch Vig, Steve Marker e Duke Erikson in buona forma e sempre più decisi a dare battaglia fa indubbiamente piacere. “No Gods No Masters” uscirà  il prossimo undici giugno, ottima occasione per riavvolgere il nastro e tuffarsi in una carriera non certo avara di sorprese.

Bonus Track – Subhuman
1995, “Subhuman / Crush #1 / Vow”

Il fatto che i Garbage si siano potuti permettere di far uscire come singolo “Subhuman” senza poi inserirlo nel primo album dice già  molto sulla qualità  di quel disco. Inizialmente progettato come b-side di “Vow” ha dimostrato di poter camminare con le proprie gambe.

10 ““ Night Drive Loneliness
2016, da “Strange Little Birds”

Continuiamo con la produzione più recente. Un cavalcata notturna on the road punteggiata da chitarre acide e sferzanti che avrebbe forse meritato una visibilità  maggiore. Metteva in mostra il lato più vulnerabile di un gruppo noto per la sua forte energia e aggressività .

9 – Felt
2012, da “Not Your Kind of People”

L’album che ha segnato il ritorno dei Garbage dopo sei anni di pausa musicale e assenza discografica, anche se non si sono mai veramente persi di vista. Chitarre rabbiose e melodie spiccate come quelle della non famosissima “Felt” hanno fatto capire che erano tornati.

8 ““ Run Baby Run
2005, da “Bleed Like Me”

Quarto disco, quarto posto in classifica oltreoceano, forse non il più apprezzato negli altri paesi ma il tiro melodico di “Run Baby Run” era grintoso ed elegante, non faceva certo presagire la pausa a tempo indeterminato che i Garbage si sarebbero presi.

7 ““ Androgyny
2001, da “Beautifulgarbage”

L’album eclettico, quello sorprendente. Il rock non bastava più ai Garbage che si mettevano alla prova con stili diversi, prendendosi un bel rischio. “Androgyny” era il singolo apripista, preparava il terreno tornando a parlare di temi anticipati anni prima con “Queer”.

6 ““ Shut Your Mouth
2001, da “Beautifulgarbage”

Tanti sono saltati sulla sedia ascoltando brani come “Androgyny” e soprattutto “Cherry Lips”, decisa virata verso il pop elettronico. “Shut Your Mouth” era la risposta perfetta, della serie: facciamo ciò che ci pare.

5 – Queer
1995, da “Garbage”

L’esordio da cui sono usciti almeno tre / quattro singoli di gran valore che ben rappresentavano il tono di un album che ha avuto la forza per farsi spazio in un panorama molto affollato come quello di metà  anni novanta. L’impatto di “Queer” fu notevole contribuendo ad avviare il discorso sul gender ancora oggi attuale.

4 ““ Stupid Girl
1995, da “Garbage”

Impossibile lasciare fuori “Stupid Girl”, col suo groove asciutto e il tiro malandrino era il singolo perfetto. “Don’t believe in love don’t believe in hate don’t believe in anything you can’t break“.

3 ““ Only Happy When It Rains
1995, da “Garbage”

I Garbage erano anche melodia e l’hanno dimostrato presto con un brano grintoso di “soli” tre minuti che aveva proprio tutto quanto era necessario per colpire l’immaginazione anche grazie al video diretto da Samuel Bayer.

2 – I Think I’m Paranoid
1998, da “Version 2.0”

Secondo album che incredibilmente all’inizio ha venduto meno dell’esordio per poi recuperare in fretta. “Version 2.0” sottolineava come il sound dei Garbage non fosse cambiato rispetto a quattro anni prima. Quando il risultato è l’impertinente “I Think I’m Paranoid” non c’è nulla da dire.

1 ““ Push It
1998, da “Version 2.0”

Il simpatico derby versione 2.0 lo vince “Push It” col suo video innovativo diretto da Andrea Giacobbe. Effetti speciali meritati per un brano che ha fatto scuola a livello non solo visivo permettendo ai Garbage di battere la concorrenza diventando quello che sono ancora oggi: una band libera di osare.

Credit foto: Joseph Cultice