Voyager è la quarta fatica di Nick Rattigan sotto il moniker Current Joys.
Sono passati 3 anni da “A Different Age”, apprezzatissimo album del 2018 capace di far trascendere l’ascoltatore in un’ “ambientazione sonora” guidata dalle emozioni messe in musica dell’artista di Reno, Nevada.

Nick ha meno di 30 anni ma sembra averne vissuti 100 in termini di influenze artistiche e spessore della sua produzione, tanto da essere riuscito con “Voyager”, a superare il già  ottimo livello raggiunto da “A Different Age”.
Sì, perchè questo nuovo e ambizioso progetto, costituito da ben 16 tracce per un’ora di musica, è un piccolo tesoro di vulnerabilità  e delicatezza.

Non so se sia il caso di scomodare il termine “concept album” per il disco che mi accingo a recensire, ma di certo queste due paroline possono costituire un buon punto di partenza.

“Voyager”, il nuovo album dei Current Joys pubblicato da Secretly Canadian, sembra un po’ la colonna sonora di un film che si è perso per la strada o che non è stato ancora realizzato: quello delle nostre vite di esseri umani sballottati dagli eventi e bombardati di notizie incessanti.

Le melodie indie rock, con occasionali accenni di elettronica e suggerimenti di dance-punk, assieme alla voce di Nick Rattigan, a seconda delle situazioni graffiante, sospirata, spezzata, delicata, gutturale, rappresentano il pilastro di “Voyager”.
Le emozioni raccontate nei versi e musicate con perizia in un continuo build up di strumenti musicali (basso e batteria, poi chitarra, piano e archi), sono così vivide e preziose da rendere  l’album una vera e propria esperienza.

Ciò che dimostra il talento musicale di Rattigan è che pur essendosi per certi versi allontanato dallo stile e dalla struttura dei brani che lo hanno reso celebre, per ampliarlo e perfezionarlo dando nuova linfa e spessore alle sue produzioni, non ha scontentato i fan. è riuscito ad “unire i due mondi”, creando un album che supera tutte le aspettative.

Tra i brani di “Voyager” spiccano sicuramente “American Honey”, che proprio come il miele del titolo è una dolce ballata cantautorale dal fascino magnetico; il singolo apripista “Amateur”, prova del fuoco dell’evoluzione musicale di Rattigan; “Shivers” e “Money Making Machine” che sono le più movimentate e “ballerecce”.

Menzione d’onore per le due parti di Voyager, rispettivamente dodicesima e sedicesima traccia dell’album. La parte 1 è completamente priva di voce, chitarra e percussioni: ci sono solo piano e archi a creare un paesaggio sonoro orchestrale grandioso e commovente.
La parte 2, che chiude il disco, vede la voce di Rattigan che si lega delicatamente al piano in un finale impareggiabile: una chiusura che fa emergere magistralmente un nuovo lato dei Current Joys e di Rattigan come artista.

Credit Foto: Brooke Barone