Correva il 2011 ““ l’uccisione di Bin Laden, i tumulti della Primavera araba, il matrimonio di William e Kate…, ricordate? – un anno che molti hanno passato nell’inconsapevolezza di essere nel bel mezzo di un periodo ““ almeno, musicalmente parlando – particolarmente florido, soprattutto, ricordato per la produzione di fresche e originali espressioni dalle sonorità  folkeggianti. Tanto per citarne qualcuno: il secondo disco di Bon Iver, “Whole Love” dei Wilco, “Kiss Each Other Clean” di Iron & Wine“…; tra questi, anch’esso meritevole di ossequio, spicca “Perfect Darkness” di Fink.

Finian Greenhall – AKA Fink – approda nell’ambiente musicale producendo musica elettronica come Dj, ispirato dalla scena underground di Bristol, per poi imbracciare sonorità  più acustiche.

“Perfect Darkness” è il disco che l’ha portato ad ottenere il dovuto credito dalla critica e dagli appassionati del genere, così, assicurandogli un posto tra i migliori interpreti del folk moderno.

I primi dischi di Fink venivano registrati in dei loft che consentivano un suono di discreta qualità , al limite del lo-fi. Con questo disco le cose avrebbero dovuto prendere una piega diversa, e così fu.
Fink non abbandona il suo folk acustico, che è solito pimentare deliziosamente con drum machine, campionatori e sintetizzatori vari; anzi, lo porta ad un livello superiore grazie ad un’ottima produzione – merito anche del contributo di Billy Bush (ingegnere di Butch Vig).

Nei pezzi di “Perfect Darkness” spicca un fingerpicking di ritmica blues, impreziositi da delicati palpiti groove, che sfrutta appropriatamente un suono acustico molto solido e ben curato.
Meriti della qualità  del disco vanno assolutamente attribuite alla calorosa voce di Fink ed alla sua squisita abilità  con cui pizzica e slappa sinuosamente la sua chitarra ““ sopra caliginosi ondeggiamenti del synth ““ con un senso del ritmo eccezionale.
Più che necessario per un viaggio che sa avvolgere e affascinare con tepore: dalla flemma orchestrale di “Perfect Darkness”, le sensazioni di smarrimento e ripartenza di “Yesterday Was Hard On All Of Us”, la sconsolata “Save It For Somebody Else”, sino alla contemplativa “Berlin Sunrise”.

I cantautori vengono sempre criticati – giustamente ““ per la loro banalità . Si lamentano di questo, di quello, la ragazza che ti ha lasciato, bla, bla, bla. Noi cantiamo di relazioni, amore ed emozioni, ma non solo: parliamo di poter imbracciare la paura, dell’alba di Berlino o sul guardare avanti.

Data pubblicazione: 13 Giugno 2011
Tracce: 10
Lunghezza: 46:54
Etichetta: Ninja Tune
Produttore: Billy Bush, Fink

Tracklist:
1. Perfect Darkness
2. Fear Is Like Fire
3. Yesterday Was Hard On All Of Us
4. Honesty
5. Wheels
6. Warm Shadow
7. Save It For Somebody Else
8. Who Says
9. Foot In The Door
10. Berlin Sunrise